Educazione, istruzione, libri, musica, così ci mettiamo in cammino verso la ricorrenza dei 40 anni, nel 2026. Il Centro “Giorgio La Pira“ di Pomigliano d’Arco ha appena presentato il programma delle attività per il 2025 che si concluderanno nella primavera del 2026. Noto come una delle istituzioni culturali più longeve della Campania e del Mezzogiorno, le attività del sodalizio sono da sempre ispirate alla figura del politico ed ex sindaco di Firenze del dopoguerra. Il salto all’indietro nel tempo stavolta è d’obbligo.
L’idea di intitolare a La Pira una sede nella cittadina industriale alle porte di Napoli, nel 1986, la ebbero Gaetano Pugliese, docente nelle scuole statali e altri tre amici. Un’idea così feconda da richiamare decine di soci per attraversare la storia politica e sociale dell’Italia di questi anni. Sempre con spirito laico e attenzione alla diffusione di valori sani. Non a caso nel salone della storica sede di Via Terracciano, campeggia un busto in legno di La Pira come testimonianza di responsabilità verso gli altri.
La Presidente del Centro, Caterina De Falco e lo stesso Gaetano Pugliese, hanno illustrato il programma davanti a un pubblico attento e interessato a partecipare agli appuntamenti. Eventi studiati per rispondere al bisogno attualissimo di confronto diretto tra persone in carne e ossa. I libri, con la presentazione di volumi e incontri con gli autori saranno una costante fino a primavera dell’anno prossimo. La Pira parlava a tutti, la sua visione del mondo e della convivenza pacifica traeva forza dalla cultura. E qui un evento particolarmente interessante sarà la Rassegna del libro per ragazzi a novembre. Sarà la XV edizione e le aspettative sono alte perché l’impegno per diffondere la lettura tra le giovani generazioni continua a caratterizzare una parte importante della vita del Centro. Le pubblicazioni curate negli anni e il laboratori di lettura hanno visto l’impegno di decine di giovani.
Nel programma presentato l’attenzione verso i ragazzi si svilupperà anche attraverso un Osservatorio pedagogico e incontri del Movimento di Impegno educativo di Azione Cattolica, il MIEAC. Molti giovedì saranno dedicati ai “giovedì della montagna”, incontri tematici ispirati alla tradizione cristiana. La presentazione del programma delle attività a metà marzo è una consuetudine che il Centro mantiene con diligenza e che si inserisce nel panorama delle iniziative sociali e culturali grazie alla collaborazione di decine di soci. Le celebrazioni hanno sempre il sapore dei ricordi e lasciano tracce di nostalgia. Aver organizzato tante attività vive e dinamiche in tempi cosi cupi che Giorgio La Pira avrebbe vissuto con intensità e grinta è il migliore rimedio per rifuggire dalla malinconia.
Nunzio Ingiusto