La sindaca di Roma, Virginia Raggi, ha sfidato tutto e tutti ed è andata a visitare la famiglia Rom che, per aver ricevuto un alloggio nella periferia romana, è in stato d’assedio e sottoposta ad ogni tipo di minacce. La Raggi si è presa la critica del capo politico dei Cinque Stelle, Luigi Di Maio, che, al grido “ prima si aiutano i romani”, si è adeguato al salvinismo corrente.

“Questa famiglia risulta legittima assegnataria di un alloggio, ha detto la Prima cittadina di Roma Capitale. Ha diritto di entrare e la legge si rispetta. Siamo andati a conoscerli e sono terrorizzati. Abbiamo avuto modo di far conoscere questa famiglia ad alcuni condomini. Chi insulta i bambini e minaccia di stuprare le donne forse dovrebbe farsi un esame di coscienza. Non è questa una società in cui si può continuare a vivere”.

Bene dunque ha fatto Virginia Raggi a sottolineare il rispetto delle norme. Male  che i dirigenti nazionali 5 Stelle si siano fatti venire il mal di pancia per un atto doverosamente compiuto.

Questo è un Paese che ha bisogno di riscoprire per prima cosa il rispetto della Legge. Su questo non ci possono essere schieramento che tenga, opportunità politica, attenzione ai sondaggi d’opinione, adeguamento a stati d’animo xenofobi e di odio.

Il contrario sarebbe la vera barbarie, la fine del vivere civile. Così, bene farebbero le autorità dello Stato, tutte le autorità, a perseguire chi continua a pescare nel torbido, a cavalcare impulsi neofascisti e razzisti, ad aizzare gruppi di bisognosi contro altri bisognosi e a sfruttare  le condizioni di disagio di chi pure ha diritto ad un alloggio, ma che non lo riceve solo perché manca una politica adeguata ai problemi del momento.

Spesso ci si trova di fronte a manifestazioni di protesta, in realtà, pilotate politicamente da pochi facinorosi, a Roma collegati ai neo fascisti di Casa Pound. Sarà il caso che qualcuno si decida ad intervenire con fermezza?

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