La battaglia politica si affida oramai a striscioni e alle lenzuola appese a finestre e balconi. Abbondanti sono quelli che sfruculiano il ministro dell’Interno, Matteo Salvini. Milano diventa il punto massimo di questo scontro tutto giocato sull’invettiva e l’ironia. Dal “ go home” dell’antiamericanismo della guerra del Vietnam siamo arrivati al “ 49” che sta sarcasticamente a ricordare un punto dolente della Lega, per quell’esplicito riferimento ai 49 milioni di Euro leghisti spariti su cui la magistratura sta provando a fare chiarezza. Ovviamente, gli italiani lasciano libero sfogo alla fantasia. Ostilità ed allegria si mischiano in un florilegio di messaggi affidati all’esposizione  di teli di ogni foggia che vanno dall’insulto più o meno velato alla satira più mordace riferendosi  ai temi  agitati sui giornali. “ Rimpatria i 49 milioni” sintetizza l’accoglienza milanese per la marcia dei cosiddetti sovranisti chiamati a coorte da Salvini. Adesso aspettiamo le lenzuola verdi della Lega  o chissà quale altra fantasiosa forma di dialettica politica popolare, visto che quella più seria, quella di cui avremmo veramente bisogno,  ha lasciato le nostre contrade per cedere il campo al libero sfogo dall’impronta più o meno goliardica.

 

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