Adesso è arrivato il momento dei suggerimenti sul modo migliore di risolvere la crisi. Gli italiani, oltre ad essere tutti potenziali allenatori della nazionale di calcio, si scoprono anche risolutori delle crisi politiche e sono prodighi di consigli per le forze politiche. Anche i cattolici interessati alla cosa pubblica, ovviamente. Nonostante siano ristretti sull’alto delle tribune e non è loro concesso neppure di avvicinarsi a bordo campo.

Nelle ultime ore, sia pure con molte prudenze, si sono levati appelli ed espresse sollecitazioni sempre più incisive da parte di persone e gruppi di estrazione cattolica su quale sia lo sbocco migliore da dare alla crisi.

A parte i soliti sfegatati pro Matteo Salvini, che non vogliono proprio riflettere sul pasticcio combinato dal capo della Lega, finito per incartarsi da solo, altri tifosi si sbilanciano per un accordo 5 Stelle Pd che appare loro, tra l’altro, il più prossimo. Si inseriscono nelle dinamiche interne ai rapporti tra pentastellati e seguaci di Nicola Zingaretti e di Matteo Renzi e, addirittura, in quelle in corso tra i due duellanti nel Pd.

Come per il gattino curioso, c’ è il rischio di lasciarci almeno una zampina.

Intanto, perché visti i personaggi con cui si ha a che fare, nessuno può scommettere un centesimo sull’esito finale del processo avviato con la sfiducia leghista a Conte. Secondo, perché i cattolici democratici, comunque interessati al superamento dall’attuale fase con un rilancio positivo per l’assetto istituzionale del Paese, sono molto periferici rispetto alle dinamiche in corso, perché esclusi dal Parlamento.

Un processo è in atto per una ricomposizione della presenza politica del cattolici. Questo è quello che conta e a questo, secondo molti altri, si dovrebbe soprattutto pensare.

C’è infatti da dire che le vicende di questi giorni confermano come sia più che mai necessaria l’entrata nella dialettica politica di una forza nuova che, sulla base anche di una grande apertura al mondo non cattolico, lavori per assicurare agli italiani molto più di quello che finora hanno garantito loro le vecchie forze politiche e le nuove.

Poi, se lo sbocco è un governo istituzionale, di legislatura, di scopo sono questioni che riguardano i veri attori della crisi.

Non interessa molto se Pd e 5 Stelle faranno o meno un governo con uomini loro, se daranno vita ad una fase di non sfiducia, o sceglieranno i ministri secondo alcuni criteri o altri.

Il gattino cattolico stia attento a non rimetterci la zampina…

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