Un esempio di sana e costruttiva proposta politica che parta dai territori è venuto da Todi, dove si è riunita ieri la “Federazione Civica dell’Umbria dei territori”, con la partecipazione di numerosi sindaci e amministratori locali di tutta la regione, oltre che provenienti dal Lazio e dalla Toscana.

L’impegno civico e civile non è vissuto in una dimensione populista o pregiudizialmente antagonista. E’, invece, responsabilità verso la cosa pubblica animati da una carica di liberta, liberazione e autonomia come alternativa concreta a tutti i partiti tradizionali. A quelli che hanno disatteso le tradizioni storiche, culturali e politiche dell’Umbria, così come a quanti da quelle tradizioni appaiono restare distanti.

Partire dal territorio, così, è metodo e sostanza di un nuovo impegno per un coinvolgimento pieno e consapevole, in uno spirito e un’operatività di autentica prossimità con e per le comunità locali.

Un segno tangibile, come ha detto la Sindaca di Assisi, Stefania Proietti, e punto di riferimento di “Assisi domani”, la lista civica che ha portato la sua coalizione al governo della Città Serafica nel 2016 contro ogni pronostico, “ per dimostrare che i cittadini possono diventare l’anima della politica”.

Il dibattito di Todi si è svolto con sullo sfondo il prossimo impegno elettorale di ottobre, resosi necessario per la crisi che ha coinvolto i vertici della Regione, in gran parte espressione del Pd.

La conferma, è stato detto, di come sia necessario avviare una fase nuova di rigenerazione in cui possano essere convogliate esperienze, patrimoni, ricchezza umana e professionale delle realtà locali con tutta la propria vitalità innovativa e di cambiamento.

La politica ispirata civicamente, così, trova dei fondamenti perché riconduce “all’unità” e perché c’è una buona battaglia da combattere.

Precisa Stefania Proietti: “ E’ la battaglia che mette al centro dell’azione politica innanzi tutto gli ultimi. È quella per l’ambiente, perché la crisi ambientale e la crisi sociale sono le due facce di una stessa medaglia. È la battaglia per il lavoro, ‘libero creativo partecipativo e solidale’ per la libertà e la pari dignità di ogni persona che ha diritto ad avere il proprio ruolo nella società. È quella ancora per guardare al merito e alle capacità al fine di valorizzare i talenti di ciascuno. È la ‘buona battaglia’ per mettere al centro dell’agire politico la legalità e l’integerrima difesa del bene comune rispetto agli interessi particolari”.

L’impegno in vista del prossimo appuntamento elettorale regionale, è stato detto a Todi, deve caratterizzarsi per un alto livello di autonomia, di libertà e di partecipazione in grado di dare sbocco politico istituzionale ad un impegno civico radicato dai territori.

Può essere proposta una novità nella politica dell’Umbria aprendo originali prospettive e rispondendo a quella “ speranza” di cambiamento che la Regione attende.

Si è parlato, dunque, di nuove relazioni da costruire con la gente, di Economia civile e di Economia circolare. Si tratta di dare corso e sostenere possibili e concrete alternative superando quella obsoleta e stanca dimensione caratterizzata da una ricerca dell’equilibrio, o dello scontro, tra Stato e mercato. Dimensione da cui le realtà sociali sono state in molti casi lasciate ai margini e costrette a pagare, poi, prezzi elevati in termini di sviluppo, innovazione e partecipazione.

La scelta civica significa un modo diverso di partecipare alla politica, portare nelle istituzioni una carica nuova, frutto di diverse sensibilità verso la cosa pubblica, spirito di responsabilità che deriva dal coltivare i diretti interessi dei cittadini coinvolti, di progettualità più aderente alle esigenze e alle aspirazioni delle entità locali.
Un’autentica alternativa, dunque, che può portare elementi di innovazione e di rigenerazione e al superamento di vecchi modelli istituzionali, di gestione, di inclusione e di rappresentanza.

L’Economia civile e quella circolare chiamano al diretto coinvolgimento della società civile nella pratica gestionale dei beni comuni e di larga parte della struttura produttiva orientata al sociale. Esse possono trovare in Umbria, in virtù delle specifiche sue caratteristiche ambientali ed economiche, un ambito di intervento e rappresentare un modello all’avanguardia nell’indicare una nuova relazione operosa e costruttiva tra istituzioni, imprese, società civile.

La tutela dell’ambiente, la salvaguardia del patrimonio culturale, architettonico, urbanistico e religioso, oltre che la gestione dei rifiuti, i servizi assicurati dalle amministrazioni locali, il turismo costituiscono ambiti in cui una nuova politica, in cui siano coinvolte pienamente le comunità territoriali, possono liberare le energie necessarie a sostenere un processo di crescita, da facilitare e sviluppare.

Gli amministratori locali, i gruppi spontanei che in molte realtà regionali hanno scelto la strada dell’impegno civico, libero dal riferimento ai partiti tradizionali, hanno deciso così di scommettere ed impegnarsi per un futuro verso cui sia possibile guardare con la più ampia partecipazione dei cittadini.

Non contro qualcosa o qualcuno. Bensì, questo è il messaggio che viene da Todi e dagli amici umbri, per consolidare quanto è stato costruito finora e che non può più essere lasciato in balie di vecchie logiche e vecchi schieramenti.

Politica Insieme è stata invitata a partecipare all’iniziativa e a Todi ha ritrovato quegli elementi che caratterizzano la propria ispirazione e la propria proposta politica programmatica. Sostiene, dunque, la “ Federazione civica Umbria dei territori” e i suoi progetti, nella certezza che anche la parte più attenta del mondo dei cattolici interessati alla politica sappia cogliere le motivazioni di un impegno coincidente e comune.

Nessuna politica di autentica trasformazione può sviluppare tutta la carica rigeneratrice, oggi necessaria al Paese, se non è diretta e trae linfa vitale, sostegno e partecipazione nelle e dalle realtà locali facendo sì che vengano allo scoperto tutti i talenti e le capacità finora inespresse perché non è stato assicurato loro il giusto rilievo nella vita civile, sociale e politica.

 

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