Alla vigilia del COP26 di Glasgow anche il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente ( Unep ) ribadisce che i piani nazionali per ridurre le emissioni di carbonio sono molto al di sotto del livello necessario per evitare i cambiamenti climatici.

Il rapporto dell’Unep ( CLICCA QUI ) constata che nonostante gli impegni assunti da numerosi paesi non si riuscirà a mantenere l’aumento della temperatura globale al di sotto di 1,5°C nel corso di questo secolo, mentre invece si deve parlare di una crescita addirittura di  2,7 °C.

Così, come aveva già fatto recentemente ( CLICCA QUI ), occasione in cui aveva denunciato il comportamento dei paesi più ricchi del mondo, il Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, interviene e parla di “un altro tonante campanello d’allarme” che dovrà essere ascoltato dai partecipanti al COP26 scozzese.

Nei giorni scorsi era stato pubblicato anche uno studio dell’OMM, l’ Organizzazione meteorologica mondiale ( CLICCA QUI) che mostra che i gas di riscaldamento hanno raggiunto un nuovo massimo l’anno scorso, nonostante la pandemia. Secondo questo rapporto  i piani avviati dai circa 120 paesi coinvolti ridurranno le emissioni di gas serra entro il 2030 di circa il 7,5% rispetto agli impegni assunti cinque anni fa. Secondo gli scienziati, invece, per mantenere l’obiettivo di un aumento di solo 1,5°C sarebbero necessarie riduzioni del 55% .

Ecco perché Antonio Guterres parla di una “catastrofe climatica” e di un evidente fallimento dei leader politici di tutto il mondo.

 

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