Il presidente Biden oggi proporrà politiche volte a ridurre i deficit del bilancio federale di tremila miliardi di dollari nell’arco dei prossimi 10 anni. Tutti questi soldi il Presidente americano intende trovarli con aumenti delle tasse sui profitti delle società e sui redditi elevati.

Resta il problema dei repubblicani che controllano la Camera dei rappresentanti. Anche loro vogliono la riduzione del debito pubblico, ma abbattendo drasticamente le spese federali e non certo facendo crescere il carico fiscale sui grandi capitali.

Biden, che intende aumentare la tassazione per i redditi superiori ai 100 milioni di dollari, prevede anche di quadruplicare gli oneri fiscali per talune operazioni azionarie, quali quella del riacquisto delle proprie azioni, e di destinare alcuni ricavi dalla tassazione il fondo pubblico Medicare che ha allargato la platea di quanti sono coperti per le spese sanitarie. Il suo obiettivo principale è quello di mettere il Governo federale nelle condizioni di poter contrattare al ribasso il prezzo di numerosi medicinali.

Secondo alcune anticipazioni, Biden proporrà anche alcuni aumenti delle tasse per coprire gli sforzi finanziari diretti ad espandere l’accesso all’assistenza all’infanzia, fornire un congedo retribuito garantito a livello federale per i lavoratori, istituire un sistema di asili nido universale e consentire agli studenti di frequentare gratuitamente i college pubblici.

Il governo federale, dal 2000 in avanti, ha registrato oramai costantemente aumento del deficit annuale con un picco raggiunto nel quadriennio di presidenza di Donald J. Trump e, poi, con la fase di recessione provocata dal diffondersi della pandemia da Covid, cosa che portò il Congresso all’approvazione di spese per migliaia di miliardi di dollari in aiuti a privati, ad imprese e ai governi statali e locali.

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