Dal 12 al 14 ottobre, Assisi ha ospitato la prima edizione della Conferenza internazionale “Verso una economia universale fondata sui Diritti Umani”, evento promosso dalla Cattedra UNESCO in Sistemi Economici e Diritti Umani dell’Università Nazionale de La Plata in collaborazione con Regione Umbria, Comune di Assisi, Università degli Studi di Perugia e Camera di Commercio dell’Umbria.
Oltre 200 partecipanti in presenza e da remoto, provenienti da oltre venti Paesi, si sono riuniti al Palazzo del Monte Frumentario, trasformando la città di San Francesco in un centro globale di riflessione sui modelli economici alternativi, capaci di rimettere al centro la persona e la dignità umana.
Un Manifesto per cambiare paradigma
Cuore della Conferenza è stata la presentazione del Manifesto di Assisi per un’economia universale dei diritti umani, frutto dei quattro tavoli tematici dedicati a economia, ambiente, educazione e finanza etica. Un testo che intende ispirare azioni concrete a livello accademico, istituzionale e imprenditoriale, attraverso un Comitato permanente incaricato di seguirne l’attuazione.
“La povertà non è un destino, ma una scelta politica”, ha ricordato Stefano Zamagni, mentre il professor Francesco Vigliarolo, titolare della Cattedra UNESCO e ideatore dell’iniziativa, ha sottolineato l’urgenza di “restituire all’economia il suo senso originario, con i diritti umani come bussola di ogni decisione produttiva”.
Nuove proposte: reato ambientale come crimine contro l’umanità
Tra le proposte concrete, ha trovato ampio consenso quella del magistrato Francesco Neri, che ha suggerito il riconoscimento del reato ambientale come crimine contro l’Umanità. La Cattedra UNESCO si è impegnata a lanciare una campagna internazionale per promuovere l’inserimento di questa proposta nel diritto internazionale, coinvolgendo organizzazioni multilaterali e istituzioni sovranazionali.
Il ruolo della Camera di Commercio e l’economia umbra
Determinante il contributo della Camera di Commercio dell’Umbria, che ha partecipato come partner istituzionale portando ad Assisi l’esperienza di una regione da anni impegnata sul fronte della sostenibilità. Il segretario generale Federico Sisti ha ricordato come “il valore prodotto dalle imprese umbre sia anche culturale e relazionale”, richiamando esperienze come quelle di Luisa Spagnoli, Brunello Cucinelli e delle società benefit.
“Conta il Pil, ma ancora di più il Bil – Benessere interno lordo”, ha dichiarato Sisti, sottolineando come in Umbria l’economia circolare e i criteri ESG siano già applicati da numerose realtà imprenditoriali.
Giovani, accademici e imprenditori per un’economia nuova
Grande spazio è stato dedicato alla partecipazione dei giovani, protagonisti dei laboratori su educazione economica, cooperazione e finanza etica. Le loro proposte sono entrate nel Manifesto, dando voce a una nuova generazione pronta a costruire modelli economici più equi e inclusivi.
Tra i relatori, presenti studiosi e magistrati da tutto il mondo: Michael Humphrey (Australia), Srikanta Patnaik (India), Gloria Ramirez (Messico), Wolfram Elsner (Germania), Antonio Rojas (Spagna), Jurema Tomelin (Brasile), insieme a Francesco Neri e Olga Tarzia.
Il panel “Economy and Society: Innovations and Social Practices for Human Rights” ha evidenziato la necessità di adottare nuovi indicatori di benessere, capaci di misurare non solo la crescita economica, ma anche l’impatto sociale e ambientale delle imprese.
Un’economia di vita contro le economie di morte
Il messaggio finale della Conferenza è chiaro: serve un’economia di vita, contrapposta a quella fondata su armi, sfruttamento e distruzione ambientale. Assisi si propone come luogo simbolico e operativo di questa trasformazione globale.
“Assisi non è solo un luogo di pace, ma il punto di partenza per una nuova visione economica ispirata alla fraternità e ai diritti umani”, ha dichiarato Vigliarolo.
Dalla tre giorni umbra nasce una rete internazionale pronta ad avviare programmi di ricerca, formazione e divulgazione dedicati ai Sistemi economici fondati sui Diritti Umani, con l’obiettivo di diffondere un nuovo umanesimo economico nel mondo.
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