Fabio Volo è intervenuto su Radio Deejay riempiendo d’irripetibili insulti Matteo Salvini, in relazione alla pessima idea del capo della Lega di citofonare a casa di una famiglia tunisina, abitante nel quartiere Pilastro di Bologna, per chiedere se spacciassero droga.

Condividamo quello che ha dichiarato al riguardo Linus, responsabile della radio: “Viviamo in un’epoca in cui si pensa che si possano affrontare temi delicati come la politica sulle pagine di un social network. Non si può. Non c’è lo spazio, non c’è il tempo. Quindi non non si fa. O si fa solo se si è in malafede. Di politica, cioè di vita, si dovrebbe parlare guardandosi negli occhi, altrimenti si riduce tutto al solito triste tifo da stadio. Oppure a un comizio. È un comizio quando una persona esprime dei concetti e chi hai di fronte sai già che non avrà modo di ribattere. Per questo non si fa». “Quello che ha detto Fabio, cioè che Salvini a Bologna si è comportato da bullo arrogante, è sacrosanto e condivisibile da qualunque persona perbene. Ma si passa dalla parte del torto nel momento in cui lo si fa usando il linguaggio che ha usato Fabio (di cui mi scuso a nome della radio che dirigo) e quando soprattutto sai già che non ci sarà modo di avere un confronto. Perché purtroppo la gente non è disponibile né a parlare né ad ascoltare, ma vuole soltanto vedere confermate le proprie posizioni”.

Sagge parole in un periodo in cui stiamo davvero raggiungendo il culmine dell’idiozia ed è forse venuto il momento di fermarci un attimo a riflettere tutti sul clima che stiamo creando in un Paese che sembra aver smarrito la via della logica e, persino, dell’educazione.

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