Abbiamo pubblicato, ieri mattina, su “Politica Insieme”, l’articolo di Giulio Prosperetti (CLICCA QUI).
Osiamo poter leggere nelle suo importante contributo, non solo un auspicio, ma pure un invito, se non addirittura un appello. E di questo gli siamo davvero grati. Per la esemplare “intelligenza politica” del momento che vi avvisiamo. Per l’autorevolezza della fonte. Per il coraggio di una presa di posizione libera e forte.
L’argomento di fondo ci sembra essere molto vicino all’intento da cui ha preso le mosse “Insieme”: riproporre con determinazione la presenza di una forza di ispirazione cristiana, autonoma, che assuma un ruolo chiaro e schietto – un compito di verità, prima che una funzione di potere – in un discorso pubblico che non sa andare oltre la controversia rabbiosa tra destra e sinistra. Poi si tratta di capire come.
Comprendiamo che si parli di “centro”, ma in omaggio alla cosiddetta “narrazione” che oggi va di moda, riteniamo che si debba trovare un linguaggio nuovo.
Stare al “centro”, interporsi tra i due poli di un sistema politico irreversibilmente consumato, per un verso sembrerebbe rioffrirgli una legittimazione che non ha, per altro verso si rischia di finire impiccati e sacrificati nella tenaglia della reciproca delegittimazione dei due poli. Per altro verso ancora, non vorremmo che l’opinione pubblica, soprattutto gli italiani che non votano più, lo leggessero come un tentativo di sedere a tavola con i due commensali.
Dovremmo dire non di un accomodamento con l’attuale sistema, ma di un’opzione alternativa che nasce fuori dal perimetro bipolare e lo mette radicalmente in discussione.
Insomma, un’alternativa “nel sistema” al governo delle due destre – che gareggiano al peggio – ma soprattutto un’ alternativa “di sistema”. Poi si dovrà capire dove stanno i punti dirimenti in quanto a linea politica. Su
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