Prorogati i termini della scadenza dei progetti e superate le difficoltà sul pagamento del personale ATA con le risorse del PNRR per attività aggiuntive. E non solo.  Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha illustrato ai sindacati le indicazioni operative per gli investimenti relativi al Piano Scuola 4.0 e al contrasto alla dispersione scolastica legati al PNRR. L’occasione per farlo si è presentata lo scorso 14 dicembre in occasione di un incontro “tecnico” tra i responsabili dell’Unità di Missione PNRR del Ministero dell’Istruzione e le organizzazioni sindacali. Nello specifico sono stati illustrati i contenuti delle Linee guida sull’orientamento, attuative della Riforma 1.4 – Missione 4 – Componente 1 del PNRR.

Nel  corso dell’incontro, il Ministero ha comunicato ufficialmente:

– i termini per l’inserimento in piattaforma dei progetti e per l’accordo di concessione sono spostati dal 31 dicembre 2022 a febbraio 2023;
– che sono da intendersi superate le indicazioni previste dalla CM del Mef di febbraio 2022 che impediva al personale della scuola, in particolare ATA, di poter ottenere il pagamento delle attività aggiuntive, svolte per l’attuazione delle attività legate al PNRR.

Si tratta di due importanti risultati ottenuti grazie all’intervento della nostra organizzazione che ha rivendicato il rispetto dei tempi delle scuole e il riconoscimento, sul piano salariale, dei carichi di lavoro aggiuntivi, svolto da tutto il personale della scuola“, ha dichiarato Flc Cgil.

Piano scuola 4.0

Ricordiamo che il decreto del Ministro dell’istruzione n. 161 del 14 giugno 2022 prevede un focus sulle azioni per le quali sono stati previsti appositi finanziamenti e le procedure amministrative utili da attuare che interesseranno le segreterie scolastiche, nel rispetto della autonomia didattica, gestionale e organizzativa di ciascuna istituzione scolastica. L’intero piano è finanziato con risorse rientranti nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) per un totale di 2,1 miliardi di euro. La struttura del Piano Scuola  presenta 4 sezioni, ciascuna con diversa finalità e finanziamento:

  • la prima sezione “Background” definisce il contesto dell’intervento, ripercorrendo brevemente le principali tappe del processo di trasformazione didattica e digitale della scuola italiana e gli scenari europei di riferimento;
  • la seconda e la terza sezione “Framework” presentano il quadro di riferimento e i principali orientamenti per la progettazione degli ambienti di apprendimento innovativi (Next Generation Classrooms) e dei laboratori per le professioni digitali del futuro (Next Generation Labs);
  • la quarta sezione “Roadmap” illustra e sintetizza gli step di attuazione della linea di investimento “Scuola 4.0”.

Le procedure di attuazione

Secondo le informazioni a oggi note, si dovrebbe procedere prima di tutto con l’assegnazione delle risorse. Successivamente, tutte le istituzioni scolastiche beneficiarie saranno invitate a produrre, sul sistema informativo di gestione dei progetti del PNRR adottato dal Ministero dell’istruzione, il progetto degli interventi oggetto di finanziamento. Le scuole gestiranno le azioni di progettazione, allestimento e utilizzo dei nuovi ambienti e dei laboratori secondo un cronoprogramma nazionale.

La successiva rendicontazione delle spese da parte delle istituzioni scolastiche beneficiarie avviene sulla base dei costi reali effettivamente sostenuti. Le istituzioni scolastiche provvedono a caricare sul sistema informativo del PNRR del Ministero dell’istruzione tutta la documentazione relativa alle procedure svolte.

Contrasto alla dispersione scolastica: il piano

Il PNRR prevede un piano da 1,5 miliardi contro la dispersione scolastica e le povertà educative e per superare i divari territoriali. L’elenco delle scuole che riceveranno le risorse è già disponibile e oltre il 50% dei fondi è destinato al Sud.

Nei prossimi giorni le scuole coinvolte in questo primo step riceveranno la comunicazione del finanziamento e la convenzione con le indicazioni sulla base delle quali potranno realizzare la loro progettazione. I progetti partiranno con il prossimo anno scolastico e avranno durata biennale.

A questo primo step faranno seguito altre due tranche di finanziamento, la prima dedicata a favorire l’acquisizione di un diploma ai giovani, anche tra i 18-24 anni, che hanno abbandonato precocemente gli studi, mentre con la seconda saranno attivati progetti per il potenziamento delle competenze di base per superare i divari territoriali e anche alcuni progetti nazionali nelle aree più periferiche delle città e del Paese.

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