Così parlava il 18 marzo 2023 il nostro Ministro degli esteri, Antonio Tajani, in merito al mandato di arresto spiccato dalla Corte penale internazionale contro il Presidente russo, Vladimir Putin. La sostanza era la considerazione giusta sul fatto che tutti i crimini di guerra devono essere perseguiti. Soprattutto quelli a danno dei bambini.

Oggi, considerando le sue dichiarazioni a seguito di un provvedimento analogo preso nei confronti di Netanyahu, ha cambiato idea? Ne goderà Putin che, del resto, come ha respinto la giurisdizione della Corte per se l’ha fatto anche nel caso di Netanyahu.

Amicus Plato sed magis amica veritas. Ma qual è la verità e la posizione dell’Italia?

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