Secondo i ricercatori della London School of Economics i danni economici provocati dalla Brexit possono essere quantificati in almeno 21 miliardi di sterline nei soli due primi anni dall’uscita dall’Europa avvenuta definitivamente nel 2021. Danni più limitati rispetto alle previsioni più fosche ma, comunque, significativi.
Il costo maggiore ricaduto sulle spalle soprattutto delle piccole e medie imprese, quelle con meno di cento dipendenti, costrette persino ad interrompere del tutto gli scambi commerciali con i paesi del Continente. Le grandi imprese, infatti, sono state toccate solo marginalmente dalla decisione di lasciare l’Europa.
Secondo gli studiosi, che hanno esaminato le conseguenze della Brexit per oltre 100 mila aziende, le esportazioni totali di beni britannici sono diminuite del 6,4% e le importazioni del 3,1%. Comunque, prevedono che, nei tempi lunghi, il Regno Unito subirà un crollo del 15% negli scambi commerciali, portando a una riduzione del 4% del reddito nazionale.
Le trattive adesso attese con l’Unione europea troveranno un terreno molto accidentato soprattutto sulle materie agricole e della pesca.