Non ci sono santi né tanto meno l’Unione Europea che potranno salvarci dalla vergogna e dal tracollo se non decidiamo di cambiare mentalità.

Ogni giorno la cronaca mette sotto i nostri occhi nuove degenerazioni. Lo scandalo corruttivo che si abbatte sulla magistratura e la tratta “sporca” dei rifiuti che non riusciamo a smaltire legalmente, sono le ultime vicende in ordine di tempo che denotano la devastante crisi morale e culturale che avvelena l’Italia. Abbiamo tanti uomini tutti di un prezzo, pochi tutti di un pezzo.

Il cumulo dei nostri vizi atavici e di nuova generazione è ormai una montagna ineludibile da affrontare. Certo il nostro bel paese ha ancora tante perle ma sono oramai sepolte dalle macerie. Le colpe non sono più scaricabili su altri, la responsabilità e il compito di rifare l’Italia è in primis nostra. Aiutati che il ciel ti aiuta dice il noto proverbio.

Il mostro del debito pubblico cumulato che divora la nostra capacità di ripresa, l’evasione fiscale, la corruzione, le inefficienze degli apparati pubblici, i tanti mercati neri a partire da quello dei rifiuti, i sistemi clientelari, la lentezza del sistema giudiziario, la gestione dei flussi migratori con il risvolto del bieco sfruttamento lavorativo nei campi del Sud e tanto altro ancora, sono problemi che interpellano le nostre coscienze e mentalità.

Tutta questa polvere sotto il tappeto non ci sta più. E certo la rissosità senza esclusione di colpi del sistema politico a partire dalle forze di Governo purtroppo non aiuta il paese ad avere uno scatto di orgoglio e amor proprio. I ripetuti appelli del Presidente della Repubblica e di Papa Francesco a non fomentare l’odio e le divisioni non sembrano far breccia nei cuori rattrappiti. La situazione dei conti pubblici è grave ma nessuno pare voglia prendersi la responsabilità di dire come stanno le cose ai cittadini.

L’Italia ha enormi potenzialità e risorse per storia, tradizioni, cultura, bellezza e ingegno. Occorre un Patto sociale per rigenerare l’Italia. Se gli vogliamo bene e soprattutto se vogliamo bene a noi stessi, non possiamo più vivere nella dissipatezza e trascuratezza.

Basta, basta assumiamoci le nostre responsabilità. L’unica certezza è che per migliorare dobbiamo cambiare, noi.

Alberto Mattioli

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