Nell’ambito di un percorso di confronto costruttivo sul tema della sanità, promosso da Insieme Calabria , giovedì 29 aprile, in modalità on – line, si è tenuto un incontro sull’integrazione socio – sanitaria nella nostra regione. L’intento è stato quello di approfondire la tematica sanitaria, di crescente urgenza, per conoscere e comprendere, ma anche interloquire con i vari livelli aziendali e regionali, avanzare proposte ed avviare un percorso condiviso dove cittadini e realtà locali partecipino attivamente ad un cambiamento sempre più necessario.
Dopo la presentazione del modello sanitario Veneto che, il 22 aprile scorso, ha avuto come relatori il dr. Gian Antonio De Tois, già Direttore Generale di azienda sanitaria ed il dr. Massimo Molteni, noto neuropsichiatra infantile, questa nuova occasione ha consentito di far conoscere alcune esperienze di rilievo avviate in Calabria proprio nell’ambito dell’assistenza socio – sanitaria.
La prima è stata presentata dal dr. Lino Caserta che ha parlato di ACE – medicina solidale, di cui è presidente dalla sua nascita, a Pellaro (periferia sud di Reggio Calabria) nel 2010. ACE, partita da uno studio dei bisogni per orientare al meglio l’offerta, assicura servizi senza fini di lucro e su base volontaria: ognuno contribuisce per quanto può, fino alla fruibilità di servizi gratuiti per le persone più indigenti. Da alcuni mesi ACE è presente anche ad Arghillà (periferia nord di Reggio Calabria), dove i cittadini, spesso abbandonati e privi di servizi, hanno attivato un Comitato di quartiere per far valere i propri diritti.
A seguire, la parola è andata a Don Giacomo Panizza, Presidente della Comunità Progetto Sud di Lamezia, che emoziona i cuori quando racconta di come la Comunità fondata insieme a giovani portatori di disabilità, oggi è arrivata a costituire una rete di numerose cooperative. La comunità promossa dal sacerdote bresciano occupa un bene confiscato ad una nota famiglia di ‘ndrangheta, i Torcasio e, nonostante le ripetute intimidazioni è una testimonianza vivente che la realtà si può cambiare: un chiaro esempio di coraggio, capacità e lungimiranza. Esempi, quelli del dr. Caserta e di don Panizza che, di fatto, hanno supplito pesanti “assenze” del sistema pubblico locale.
Ultima testimonianza è stata quella del dr. Rubens Curia, Portavoce di comunità Competente. Nel suo intervento ha raccontato la costruzione, a partire dal 2018, di una rete variegata di realtà associate, dirette a promuovere un percorso di partecipazione, sprone e denuncia finalizzata a riformare la sanità calabrese.
Si è trattato di un incontro volto all’ascolto di concrete esperienze al fine di evidenziare le maggiori criticità del sistema, per lavorare a possibili soluzioni condivise capaci di migliorare la qualità dei servizi offerti ai cittadini, con particolare riguardo alle fasce deboli ed in un’ottica di inclusione ed umanizzazione dell’offerta sanitaria.
Tema centrale sia dell’incontro con l’esperienza veneta, sia di quella calabrese è stata la necessità di avviare al più presto la riorganizzazione della medicina del territorio, per troppo tempo trascurata e scoordinata dalla realtà ospedaliera.
Si auspica che, con un maggiore coordinamento dell’attività da parte delle direzioni delle Aziende Sanitarie Provinciali, con quelle delle relative Aziende ospedaliere, si possano indirizzare i pazienti colpiti da acuzie alle strutture ospedaliere e quelli colpiti da patologie croniche tramite le strutture del territorio, valorizzando e mettendo in rete le figure dei medici di famiglia e investendo sulla prevenzione, capace di garantire risultati a lungo periodo.
Una sanità che punti alla “presa in cura” e, in una rinnovata visione etica, rimetta al centro l’uomo, promuovendo una medicina di prossimità. I prossimi incontri prevedono il dialogo con le istituzioni a cui è affidata la gestione e la riorganizzazione del comparto sanitario. Occasione da non perdere è, per Insieme, il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), che prevede concreti investimenti in campo sanitario e alla sesta missione, destinata alla sanità, si pone come obiettivo proprio il rafforzamento della prevenzione e dei servizi sanitari sul territorio, investendo sull’assistenza di prossimità diffusa, potenziando l’assistenza domiciliare, la telemedicina e l’assistenza remota ed attivando Case ed Ospedali di comunità. Insieme, nuovo soggetto politico popolare d’ispirazione cristiana nato ufficialmente il 4 ottobre 2020, che si propone di avviare percorsi di trasformazione e svolgere un ruolo fondamentale di rigenerazione della vita pubblica, promuovendo un modello di sviluppo inclusivo e solidale, non
può non occuparsene insieme a quanti, nella comunanza di valori, credono che sia ancora possibile
rifondare una nuova sanità in Calabria.
All’incontro, che può essere rivisto su facebook alla pagina @insiemecalabria, sono intervenuti anche il prof. Vincenzo Bova, coordinatore regionale di Insieme Calabria ed il dr. Mario Rossi, componente del coordinamento nazionale di Insieme.
Maria Laura Tortorella