L’ammissione del Ministro Giorgetti è stata più che eloquente: “per la Famiglia avrei voluto fare di più”. In effetti, è stato fatto molto poco.

Nonostante sia stato sbandierato a più riprese la fine dei bonus, ne è arrivato uno nuovo come quello per nuovi nati. Mille euro una tantum destinati a nuclei con ISEE fino a 40mila euro. Almeno la spesa per i pannolini per il primo anno di vita sarà coperta. Con piccoli sostegni diretti ai genitori che lavorano articolati con  i congedi parentali e la decontribuzione per le lavoratrici madri di almeno due figli è arrivato il taglio alle detrazioni sui figli a carico che resta fissato a 950 euro per ogni figlio di età pari a superiore a 21 anni , ma non c’è più quella per i figli che hanno più di 30 anni, a meno che non abbiano una disabilità accertata.

La detrazione finora prevista, per 750 euro, per i familiari a carico diversi da coniuge e figli ora riguarderà solamente i parenti ad esclusione degli ascendenti conviventi e non più tutti quelli previsti dall’articolo 433 del Codice civile.

Per le lavoratrici madri, con reddito fino a 40mila, euro è prevista una nuova decontribuzione in base alla quale, con due figli, l’agevolazione sarà valida fino al decimo compleanno del primo figlio. Resta in vigore la decontribuzione introdotta con la manovra dello scorso anno solo per le lavoratrici dipendenti con almeno tre figli, che è al 100% fino a un massimo annuo di 3mila euro.

Per le famiglie a basso reddito, per nuclei con Isee fino a 15 mila euro, è previsto il finanziamento della cosiddetta Carta dedicata a te da 500 euro per l’acquisto di beni di prima necessità.

L’Assegno di Inclusione sale da 6mila a 6mila 500 euro annui, oppure da 7mila 560 a 8mila 190 euro se il nucleo familiare è composto solo da anziani oltre i 67 anni d’età. Il supporto formazione e lavoro passa da 350 a 500 euro euro al mese, così come i requisiti reddituali richiesti: ISEE sale da 9mila 360 a 10mila 140 euro.

Da ora in poi, il Fondo Prima Casa riguarderà solamente giovani coppie, nuclei mono genitoriali con figli minori, under 36, e residenti in alloggi popolari.

E’ proprio vero: poteva essere fatto  di più.

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