Ho ricevuto da Alberto Bergere,  con la preghiera di far giungere a tutti i partecipanti al congresso di INSIEME, e rendo noto:

Carissimi

Dal mio primo approccio, ad un pranzo con Francesco e Rosalba, comuni amici di Palermo, in passaggio nel nostro Trentino, mi sono appassionato al termine “nuovo” impegno in Politica, in un Partito quindi Nuovo, che Francesco mi descriveva richiamandosi ai suoi primi dialoghi con Giancarlo ed al Manifesto così magistralmente steso dal nostro comune amico e guida Stefano Zamagni.

Ho incontrato poco dopo a Palermo anche Giancarlo, in una giornata organizzata da Francesco con gli amici dell’associazione di Luigi Sturzo CISS.

Si è aperta così per me una prospettiva, che da lungo tempo cercavo, che colmasse anche un mio senso di colpa, nel riuscire ad impegnarmi anche in quel mondo nel quale non mi riconoscevo: la Politica.

Un mondo nel quale non riconoscevo Valori per me condivisibili, ma nel contempo sentivo fortemente la necessità di “non abdicare”, rinunciando a combattere per il Bene Comune, anche in questo mondo.

L’aver ritrovato in Politica Insieme e quindi nel partito INSIEME la comunione di Spirito ed Impegno di tanti amici e qui riconosco forse di essere anche stato meno “resistente” alle continue videoconferenze notturne di molti di Voi più tenaci di me, mi ha aperto un orizzonte e sono sicuro lo ha aperto come a me anche a Voi, in una prospettiva, che la mozione “partito Nuovo”, descrive molto bene e rappresenta per me quel filo conduttore di collegamento ed arrivo di tutto questo percorso dal Manifesto all’Assemblea Plenaria il 3-4 luglio a Roma.

Proprio il mio senso di coscienza nel non “abdicare” alla Politica, si ritrova nella espressione della “sfiducia costruttiva”, sfiducia che genera impegno alla trasformazione con coraggio e propria presenza, presenza proprio di tutti quelli come me Nuovi alla Politica, che vengono da un importante impegno nella società, nel campo del lavoro, delle professioni e delle imprese, dove “creatività” e “rischio” fanno parte della nostra vita, della vita delle nostre famiglie, di quelle dei nostri lavoratori, per garantire il presente ed il futuro.

Qui si innesta certamente uno dei temi  a me cari e cioè quello del Mercato, basato su un tessuto che non è solo delle sfere speculative di alto bordo, ma che incontra la Società alla base e quindi incontra anche l’impianto normativo e di regole che nella nostra comunità e nel nostro Stato riconosciamo debbano esserci, ma regole e norme che non sono a noi solo “terze” da “subire” o “seguire”, ma che con il nostro impegno debbono poter essere plasmate anche con gli stessi Valori, la stessa efficacia ed essenzialità che nella ricostruzione del dopo Guerra hanno coinvolto una rinascita altamente partecipata.

Si è tanto parlato dei nostri grandi del passato e tocchiamo Alcide Degasperi, Luigi Sturzo e quanti altri ancora e qui guardo più che alla forma del Partito al quale essi si legano come Politici, alla adesione popolare espressa dal voto, che ha permesso di costruire “insieme” in quei decenni.

Con il boom economico e finanziario, l’asse si è spostato, dal Bene Comune della ricostruzione, alle rendite, alle speculazioni, che hanno creato la divisione tra società e mondo economico finanziario e quindi quel dualismo su due vie tra Mercato-Politica e società, che oggi evidenziamo.

Due mondi e distanze così importanti che evidenziano comunque crisi e scarsa continuità anche nella Politica.

A malapena riconosciamo la Storia del Passato, l’ìmpegno del passato ed il successo apparente di quel “populismo” degli ultimi anni, evidenzia ora con la Pandemia, realmente le sue basi prive di pilastri fondativi reali.

Ecco che il ritornare alle “braccia” e alle “mani” di quella reale “cultura imprenditoriale” creativa, organizzativa, con proprio forte e personale impegno, in quella continua verifica insita nella passione, che è anche assunzione del “rischio”, che se traslata in tutte le nostre azioni oggi nella economia reale alla base della vita reale, che io vedo la ricetta per una Nuova crescita, assumendosi anche la responsabilità nel dare il proprio contributo anche Politico per decidere insieme anche come “fare”.

Il richiamo in questo a tutto il mondo del lavoro, alle forze sociali, in questo sodalizio alla ricostruzione, è reale e coinvolge anche quella “cultura dell’impegno”, i “significati” dell’ìmpegno, che devono partire anche da una riforma e da nuove visioni dalla formazione nella scuola, nell’Università, non solo nella teoria, ma anche nell’immersione pratica.

Assistiamo oggi a manifestazioni esasperate, con sole espressioni esagerate ed esteriori, anche su temi molto complessi e profondi, sui quali si deve ragionare con grande attenzione e prudenza, specialmente se toccano l’Uomo (il mio riferimento qui è anche abbastanza palese alla legge Zan, alla cultura dei gender, alle manifestazioni Pride di questi giorni).

L’apertura al dialogo ed all’approfondimento aperto, con tutta la prudenza ed attenzione necessaria, poco si conciliano con la platee pittoresche e continui talk show di Politici a confronto, mentre dovrebbe coinvolgere piattaforme di vita famigliare organizzate nel dialogo ed assistite da un guida, che esprima anche il “sentire” popolare”, la storia, il credo, i Valori, la Religione, alla base dei pilastri nei quali oggi crediamo, a partire dalla “famiglia”, come oggi la viviamo e conosciamo dalla nostra storia e cultura dal passato.

Si deve ridare quindi il Valore e l’importanza alla “comunità” che si esprima per il rapporto con le “necessità” reali, del lavoro, delle prospettive per i giovani, della loro fiducia in un loro futuro con regole, ma anche con reali prospettive di crescita, in un contesto di valori dati alla qualità dell’impegno, alla qualità delle imprese, alla possibilità che esse possano esistere non soffocate da una economia falsata da partecipazioni statali che ne falsano il vero controllo del rischio e ne spostano i grandi Valori su altre piattaforme di interessi.

I giovani, ma non solo loro, anche i lavoratori che ora hanno perso il posto di lavoro, ma che hanno età e famiglia alle spalle, devono poter credere in un confronto reale, non falsato da interessi economico-politici-finanziari “fuori controllo” dalla base reale,  di “prospettive” legate ad impegno ed esperienza, quindi a “parametri” di misura del Valore del mondo del lavoro, legati a quelle “braccia” forti e sicure, ma anche a quelle idee e capacità, che impegno, studio, si legano a prospettive uguali per tutti, dove la creatività ed il rischio nel “reinventarsi” e “proporre” sono la base per quell’effervescenza creativa che è stata soffocata.

Allora INSIEME rappresenta per me quella piattaforma di espressione d questo Credo e dei Valori che condividiamo, ma anche di coraggio, di creatività e di forza.

Permettetemi di esprimervi un mio personale impegno e confronto quotidiano:

  • Devo sapermi muovere ed esprimere con quel linguaggio della “semplicità” e dell’ ”azione concreta”, che accompagni sempre “parole” con “braccia” e quindi “azione”
  • Devo pensare sempre che occorre la pazienza, ma anche la forza e la costanza, di esprimere pochi concetti con parole ed azione che siano esempio e comprese dai nostri figli, dai loro amici, che devono affiancarsi a te con l’interesse verso un “coach” (termine oggi di moda), o al proprio “nonno” o “padre”, che offre una stabilità di prospettiva visibile e palpabile, misurata dal proprio e “primo” impegno responsabile.
  • Faccio fatica, tanta fatica oggi a confrontarmi, ispirarmi e credere, con il puro mondo della “teoria” che imperversa nel mondo attuale della Politica, con esperti, super esperti, anche se non devo generalizzare.

Credo quindi molto nelle “braccia” che accompagnino il cuore e la mente, che siano visibili e percepibili, specialmente dai giovani, in una  “immersione Insieme ed in mezzo alla gente”. Più immersione che parole.

Nessun futuro se non riusciamo a pensare ad una “continuità” generazionale nelle imprese, ma anche nei Valori, nello spirito del sacrificio e dell’impegno.

Cari amici Vi abbraccio e ci rivediamo a Roma sabato e domenica

Alberto Berger 

About Author