Pure il Copasir è stato smentito sul caso dello spionaggio dei giornalisti italiani operato attraverso il sofisticato sistema “spyware” Graphite, venduto al Governo italiana dalla società israeliana Paragon Solutions E a dare lo schiaffone all’organo di Controllo parlamentare, il cui livello di garanzia è assicurato punto di vederne affidata la direzione ad un esponente delle opposizioni, sono gli stessi israeliani che, una volta scoperto lo scorretto uso dei propri strumenti, ceduti solo ad autorità istituzionali, e solo per il contrasto al terrorismo, intervengono nuovamente ancora per chiarire come stanno davvero le cose e precisare come si sia di fronte ad una oscura vicenda tutta italiana.
Se il Copasir aveva dichiarato che la società israeliana non avrebbe potuto stabilire se una persona fosse stata sottoposta ad operazioni di spionaggio, la Paragon ribadisce, invece, di essere stata essa stessa in grado di verificare l’uso illegittimo del proprio programma.
Il Copasir aveva inoltre sostenuto che sarebbero stati i servizi italiani a cancellare il contratto nel momento in cui è esploso lo scandalo. Mentre, invece, non è stato così. Paragon ci tiene a far sapere che è avvenuto esattamente il contrario. Aggiungendo che “alla luce delle recenti conclusioni raggiunte dalla commissione parlamentare italiana, Paragon è pronta ad assistere in qualsiasi indagine, qualora le autorità italiane ne facciano richiesta ufficiale”. Ma evidentemente né il Governo né il Copasir vogliono andare fino in fondo
C’è da chiedersi davvero cosa ci sia sotto questa storia se pure l’organismo parlamentare di garanzia e controllo dei servizi segreti si comporta in questo modo.
Per le parti di sua eventuale competenza, non possiamo che affidarci all’unico baluardo della legalità che ci è rimasto e cioè il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. In attesa che le indagini della magistratura facciano chiarezza senza opacità e compromessi. Anche se, visto il vento che tira, resta il rischio di trovarci dinanzi ai tanti “omissis” che hanno macchiato le stagioni più buie della nostra storia.