L’On Alessandra Ermellino, parlamentare di INSIEME, ha presentato alla Camera dei deputati una mozione, cui hanno aggiunto le firme anche altri suoi colleghi, in vista dello svolgimento della Settimana sociale dei cattolici, organizzata a Taranto per i prossimi 21 – 24 ottobre ( CLICCA QUI ).  La mozione impegna il Governo a “sostenere azioni in grado di cogliere e rafforzare le conclusioni della 49a Settimana Sociale” che quest’anno vedrà al centro delle riflessioni il futuro della nostra Terra in relazione soprattutto alle questioni dell’ambiente e del lavoro. Di seguito il testo integrale.

La Camera, premesso che:

le Settimane Sociali dei Cattolici italiani, nate per iniziativa di Giuseppe Toniolo, sono un momento imprescindibile di confronto e di proposta per la comunità cattolica presente e attiva nel nostro Paese. Nel corso di oltre un secolo hanno offerto un apporto innegabile alla crescita della società e all’interpretazione dei suoi cambiamenti;

quest’anno il luogo prescelto per ospitare la 49a Settimana Sociale dei Cattolici italiani è Taranto, una città che nell’immaginario comune rimane proiezione del dissidio esistente tra alcuni diritti fondamentali: lavoro, ambiente e salute. L’evidente contrasto può divenire occasione di stimolo per una comunità pronta a raccogliere la sfida della riflessione su un nuovo modello economico e politico che promuova lo sviluppo umano integrale, capace di ridefinire il rapporto tra produzione ed ecosistema, ambiente e lavoro, vita personale e organizzazione sociale;

con questa scelta risulta evidente l’importante funzione svolta dai lavori preparatori e dagli stessi incontri costituiti dalle Settimane Sociali. La Chiesa ha infatti dimostrato grande lungimiranza scegliendo il capoluogo ionico come il punto di partenza per una seria riflessione su ambiente, lavoro e sviluppo prima che il Governo iniziasse a discutere intorno ai temi legati alla cosiddetta transizione ecologica, addirittura dedicando alla materia un Ministero ad hoc;

la Chiesa non può esimersi dall’interessarsi al vissuto dell’intera comunità in cui opera, offrendole il suo peculiare contributo capace di stimolare nelle classi dirigenti un genuino spirito di verità, di carità e di onestà, volto alla ricerca del bene comune e alla rinuncia al profitto personale;

il bene comune non solo il principio fondante della dottrina sociale della Chiesa ma anche il trait d’union di tutte le Settimane svoltesi sino ad ora. Esso però ha bisogno di essere contestualizzato e declinato secondo gli interrogativi posti oggi dalla nostra società, così da poter essere tradotto in proposte concrete nei diversi ambiti sociali. Tale prospettiva diviene poi espressione di sentimenti di speranza e di fiducia, ai quali ogni cittadino dovrebbe ispirarsi per concorrere alla promozione dell’uomo e al bene del Paese;

attraverso la narrazione della cronaca si apprende che la società del nostro tempo ha di fronte sfide etiche e sociali in grado di minare la sua stabilità e di compromettere il suo sviluppo futuro. E non si tratta di questioni che interrogano principi esclusivamente “cattolici”, ma hanno a che fare con valori umani comuni da difendere e tutelare, quali la giustizia, la pace, la salvaguardia del creato, il lavoro, la famiglia, i giovani, la salute;

la Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha riportato il Green Deal al centro del dibattito politico dell’Ue, con l’impegno a ridurre le emissioni nell’intera Unione del 55 per cento entro il 2030. Un obiettivo ambizioso ma coerente con l’emergenza climatica globale, di cui anche l’Italia paga un alto prezzo sotto forma di sempre più frequenti disastri ambientali;

uno dei compiti fondamentali delle prossime Settimane Sociali sarà quindi anche quello di riaffermare il principio di una “transizione verde equa”, all’insegna dell’ecologia integrale invocata da Papa Francesco, che garantisca i territori e le popolazioni destinate a subire i costi maggiori di tagli e riconversioni e che salvaguardi, assieme al clima, anche la dignità dell’uomo e delle attività in cui realizza sé stesso, nel rispetto dell’ecologia umana -,

impegna il Governo:

– a sostenere azioni in grado di cogliere e rafforzare le conclusioni della 49a Settimana Sociale dei Cattolici Italiani nell’ambito della sostenibilità ambientale;

– ad accertarsi che le misure disposte a favore della sostenibilità ambientale, nonché quelle di politica sociale e industriale deferiscano a valutazioni che tengano conto del loro impatto sull’assetto produttivo del Paese, inteso anche come valorizzazione della ricerca e del capitale umano impiegato;

– a supportare con strumenti e iniziative adeguati il passaggio dall’individuo alla comunità, nella realizzazione del bene comune sociale;

– a sostenere dunque politiche che valorizzino le relazioni umane, nelle zone rurali e nelle grandi città, favorendo iniziative sociali virtuose in attuazione del principio di sussidiarietà;

– a farsi promotore di un’iniziativa che, mettendo al centro la questione dei cambiamenti climatici, richiami l’intervento dell’Unione europea e riesca a ritagliarsi nell’ambito della prossima COP26 il ruolo di Paese proponente capofila;

– a favorire il dibattito politico e parlamentare intorno al tema del welfare civile, capace di rispondere ai nuovi bisogni sociali grazie a forme alternative, integrative e sussidiarie.

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