Forse ci siamo persi qualcosa per strada … in materia di tasse. Se questo Governo non ha mantenuto moltissime delle promesse elettorali, grazie alle quali la coalizione di Giorgia Meloni ha vinto nel settembre del ’22, quella del carico fiscale è uno dei casi più clamorosi. Altro che abbassare le tasse…
L’Istat ci ha appena detto che, invece, la pressione fiscale è aumentata nell’anno appena chiuso dello 0,8% raggiungendo il livello del 40,5%. E purtroppo questa crescita del carico colpisce soprattutto i lavoratori dipendenti mentre continuano a vedersela bene i grandi capitali, le grandi proprietà e la rendita finanziaria non produttiva, oltre quelli che fanno parte della categoria che, secondo Giorgia Meloni, sarebbe stata vittima finora del cosiddetto “pizzo di Stato”.
Secondo i dati Istat, che da mesi ci sottopone a docce calde e fredde, mentre il reddito delle famiglie è leggermente aumentato è calata la propensione al risparmio e questo significa che gli italiani, in parte, hanno attinto ai soldi messi da parte negli anni precedenti per mantenere il livello dei loro consumi.
Migliora l’andamento dell’indebitamento delle Pubbliche amministrazioni in rapporto al Pil e così il Governo Meloni fa fronte alla necessità di rispettare i termini del rientro dal debito assunto nei confronti degli altri partner europei che prevedono una riduzione pari al valore dello 0,5% del Pil per ogni anno. Ovviamente, dovremo progressivamente vedere le conseguenze che ciò significherà per i servizi richiesti dai cittadini alla Pubblica amministrazione.