Elon Musk, concedendo un’intervista alla Cbs e alla Bbc (CLICCA QUI), si è sostanzialmente detto tradito da Donald Trump da lui aiutato con donazioni che si aggirarono attorno ai 250 milioni di dollari.

L’intervista è giunta pochi giorno dopo l’approvazione, per un solo voto, del Bilancio Usa presentato da Trump come la sua “grande, splendida” proposta di legge, che include agevolazioni fiscali multimiliardarie e un impegno ad aumentare la spesa per la difesa.

Musk si è detto deluso dall’aumento delle spese previste dal bilancio federale  che “indebolisce” il lavoro da lui svolto per ridurre la spesa pubblica.  “Francamente, sono rimasto deluso nel vedere l’ingente legge sulla spesa pubblica”, ha detto Musk nell’intervista aggiungendo  di ritenere “che una legge possa essere grande o bella. Non so se possa essere entrambe le cose”.

La Bbc fa notare che l’intervento di Musk evidenzia la tensione esistente all’interno del Partito Repubblicano di Trump sui piani di tasse e spesa, che hanno avuto un non facile passaggio alla Camera a causa dell’opposizione di diverse ali del partito. 

Il disegno di legge propone anche di aumentare a 4.000 miliardi di dollari il tetto del debito, ovvero il limite massimo di denaro che il governo può prendere in prestito per pagare i propri conti. E l’intervista di Musk segue la sua decisione di dimettersi dalla guida del Doge, l’organismo creato, e tanto enfatizzato, da lui e da Trump per operare importanti e significativi tagli alla spesa: l’obiettivo doveva essere quello di ridurre le spese di governo fino a 1.000 miliardi di dollari.

La delusione di Musk è l’ennesima conferma che ognuno dovrebbe fare il mestiere che riesce a svolgere meglio. E fu un caso che, proprio all’insediamento di Trump, si sentì dire che la nuova Presidenza Usa non aveva nel proprio orizzonte la produzione dell’auto elettrica, tra cui i modelli Tesla che fanno parte dell’impero del giovane imprenditore tanto innovativo ed esuberante.

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