La povertà educativa è la condizione in cui bambini e giovani non hanno accesso alle opportunità formative ed educative fondamentali per uno sviluppo equilibrato e finalizzato a costruire il proprio futuro. La povertà educativa è una forma di disuguaglianza che va oltre la povertà materiale e colpisce la crescita personale e sociale.

Vi sono dei traguardi comuni da perseguire:
Prevenire l’abbandono scolastico
Favorire l’accesso a cultura, sport e formazione
Sostenere le famiglie in situazioni di fragilità
Favorire l’autonomia e l’inclusione sociale

E’, inoltre,  necessario aumentare i posti disponibili in asili nido e scuole dell’infanzia, migliorare la qualità e
l’accessibilità dei servizi esistenti. Fornire  supporto e sostegno psicologico e psicopedagogico a minori e famiglie.
Prevedere l’rogazione di “assegni” per l’acquisto di libri, strumenti, iscrizioni a corsi sportivi, attività estive e gite.

Intervenire, inoltre, per:

Prevenzione della dispersione scolastica e sostegno all’apprendimento
Percorsi formativi individualizzati e complementari a quelli scolastici.
Laboratori di potenziamento scolastico.
Coinvolgimento di gruppi classe e azioni “dentro e fuori la scuola”.
Attività extracurriculari che stimolano il pensiero critico e divergente
Sviluppo di competenze e abilità:
Promozione di didattiche innovative basate su arte, musica e strumenti digitali.
Sviluppo delle competenze trasversali e soft skill, fondamentali per il futuro.

Progetti di reti educative, inclusive, tra scuole, enti locali e terzo settore, per proporre attività extrascolastiche di supporto psicologico e mentoring, orientate alla professionalizzazione o alla frequenza universitaria.

Tiziana Nesta

 

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