Alle messe non va più nessuno; un Cardinale dice che andare a votare è un dovere; quel Cardinale è più devoto alla scheda elettorale che alla particola.

Con questa impostazione sillogistica ecco il messaggio subliminale che si cerca di veicolare nella mente delle persone: “Un Cardinale deve curarsi solo delle questioni spirituali e non temporali, dovrebbe preoccuparsi dei banchi vuoti in chiesa, non dell’astensionismo alle elezioni”.

Attenzione però a non farsi manipolare da un tale ragionamento, a torto si trascurerebbe infatti che un Cardinale italiano, laicamente parlando, è anzitutto un cittadino italiano: ha quindi il diritto di ricordare a sé stesso e ai suoi concittadini che la Costituzione Italiana, promotrice di libertà, sancisce che il voto non è solo un diritto ma anche un dovere (articolo 48).

Attaccare chiunque promuova o difenda i valori della nostra Costituzione è attaccare la Costituzione stessa.

Difendiamo la Costituzione Italiana, INSIEME

(ogni riferimento a quanto pubblicato su Il Foglio il 10 Settembre 2022 da Camillo Langone contro il Card. Zuppi è quasi puramente casuale)

Erminio Zanenga

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