La discussione sulla vaccinazione obbligatoria è da tempo viva e accesa. Fa da sotto sfondo persino alla tensione interna alla maggioranza, per non parlare del clima creato dai soliti facinorosi, di vario genere, che vivono in modo  davvero estremo questioni per le quali ci si dovrebbe affidare alla Scienza, quantunque essa proceda per tentativi com’è nel caso di un pericolo così insidioso come quello della Covid -19.

Purtroppo, la pandemia è diventata invece questione per lo scontro politico. E, allora, qualcuno prova  a prendere le parole del Presidente della Repubblica e a utilizzarle come meglio crede. La cosa è accaduta anche in occasione dell’intervento di Sergio Mattarella all’Università di Pavia, dove ha partecipato alle cerimonie per il 660 esimo della nascita  dell’ateneo ( CLICCA QUI ). Il Presidente ha detto delle cose sacrosante in merito alla Scienza e all’apporto che ha dato, e che sta dando, contro il Coronavirus riferendosi, in particolare, al ruolo delle vaccinazioni che è necessario interessino il numero più alto possibile della popolazione. Ma Sergio Mattarella non ha affatto detto che si debba renderle obbligatorie.

Anche perché egli, rispettoso com’è, e come è sempre stato, del suo ruolo e delle prerogative proprie degli altri Organi dello stato, non vuole certo invadere competenze che sono proprie del Governo e del Parlamento.

Il Presidente della Repubblica, e questa riflessione la facciamo nostra, e speriamo sia davvero ascoltata, si è riferito al dovere ” morale e civico della vaccinazione” sulla base di quella “responsabilità sociale” che anche noi riteniamo debba sempre più essere riassunta e fatta propria da ciascuno di noi a fronte dei gravi problemi sanitari, economici e sociali che stiamo fronteggiando.

Giustamente, il Presidente invita a non invocare “la libertà per sottrarsi alla vaccinazione, perché quell’invocazione equivale alla richiesta di licenza di mettere a rischio la salute altrui e in qualche caso di mettere in pericolo la vita altrui”. Così, il paradosso è che un male interpretato senso della libertà ” costringe tutti gli altri a limitare la propria libertà, a rinunziare a prospettive di normalità di vita”

Esiste dunque il problema, in situazioni tanto estreme come quelle create dalla diffusione pandemica, di come conciliare l’impegno pubblico per assicurare a tutti il diritto inalienabile e incomprimibile alla salute, che in casi come quelli attuali non può prescindere dalla vaccinazione più ampia possibile, con quello che Massimo Molteni su queste pagine ha appeno definito “il pieno rispetto della libertà di cura di ciascuna persona” ( CLICCA QUI ).

Un’ultima notazione. Alcuni di quelli che sono tentati di provare a forzare l’intervento di Mattarella sono gli stessi che lungo un altro versante sostengono, o sono schierati vicini, a coloro che stanno conducendo la raccolta delle firme per il referendum sull’eutanasia. Questa contraddizione emerge forse perché è diverso e distorto il senso che si da alla Vita in modo che, in questo caso, si può proprio parlare di una sua interpretazione a corrente alternata.

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