Stiamo modificando il clima in modo esponenziale e senza precedenti Queste le conclusioni di un rapporto scientifico realizzato per conto delle Nazioni Unite dall’ Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) che costituisce il grido d’allarme più organico in materia dopo quello del 2013. Ma siamo ancora in tempo, se interveniamo tempestivamente e con decisione.
Il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres ha dichiarato: “Se uniamo le forze ora, possiamo evitare la catastrofe climatica. Ma non c’è tempo per i ritardi e non c’è spazio per scuse. Conto sui leader di governo e su tutte le parti interessate per garantire che la COP26 sia un successo”. Il riferimento è al prossimo incontro internazionale di Glasgow programmato tra tre mesi.
Lo studio fa riferimento alle ondate di calore che sono sempre più estreme, alla siccità e alle inondazioni che si sono ripetute nel corso dell’ultimo decennio e che ci hanno portato a dichiarare che la Terra intera è oggi da considerare in una condizione da “codice rosso”.
Il principale intervento richiesto a tutti i paesi del mondo è quello del taglio da apportare alle emissioni di gas serra in modo da contenere e stabilizzare l’aumento delle temperature.
Quasi tutte le nazioni del mondo hanno firmato gli obiettivi dell’accordo sul clima di Parigi nel 2015 in base al quale, se veramente applicato, si pensa di mantenere l’aumento delle temperature globali al di sotto dei 2°C per il secolo in corso per poi andare al di sotto di 1,5°C.
Il rapporto appena reso noto dall’Onu sostiene che entrambi gli obiettivi non potranno essere raggiunti se non saranno realizzati drastici tagli all’uso del carbone.