Riceviamo e diffondiamo il comunicato stampa diffuso dalla presidente Elisabetta Trenta, con cui il Comitato Referendario per la Rappresentanza (Co.Re.Ra.) informa del suo scioglimento, dopo il “silenziamento” della campagna anti-Rosatellum del 2024. Un “silenziamento” che, inevitabilmente, ha impoverito il dibattito pubblico e ha reso persino più impervio il percorso molte altre iniziative popolari in corso. Temiamo che i referendum indetti per i prossimi 8-9 giugno non faranno eccezione.

La battaglia per leggi elettorali più giuste, però, non si ferma. Diverse realtà, movimenti, gruppi, intellettuali, attivisti – fra cui le forze aderenti ad Autonomie e Ambiente – che si erano riunite nella campagna “Io Voglio Scegliere”, in un ideale proseguimento delle lotte di Felice Besostri, resteranno connesse in vista di altre iniziative.

Intanto, un ricorso contro il Rosatellum, presentato da Enzo Palumbo – già vicepresidente del Comitato Besostri – insieme ad altri giuristi, arriverà in una (rara) udienza pubblica presso la Suprema Corte di Cassazione l’11 settembre 2025. Per un approfondimento si veda qui: https://www.paeseitaliapress.it/senza-categoria-it/2025/05/12/cassazione-fissata-udienza-pubblica-richiesta-remissione-rosatellum-alla-corte-costituzionale/.

Infine, un gruppo di attivisti che hanno partecipato alla campagna anti-Rosatellum, si sono riuniti il 3 maggio scorso a Rimini, per costituire l’associazione “Per la Rappresentanza Voto LibEguale”, per proseguire la lotta fino alla restituzione agli italiani del diritto di scegliere tutti i loro rappresentanti in Parlamento con un voto libero, personale, segreto ed eguale. Per maggiori informazioni, si scriva a votolibeguale@yahoo.com.

 

COMUNICATO STAMPA
Il Comitato Referendario per la Rappresentanza si scioglie, ma la battaglia continua

Roma, 12 maggio 2025 – Il Comitato promotore del referendum per la rappresentanza (Co.Re.Ra.), costituito con atto pubblico il 17 aprile 2024, si è ufficialmente sciolto il 10 maggio 2025, a seguito del mancato raggiungimento del numero di firme necessarie per depositare i quattro quesiti referendari volti a superare l’attuale legge elettorale, il cosiddetto Rosatellum.

Il silenzio assordante che ha accompagnato questa iniziativa è il segnale di un problema più profondo: la volontà politica e mediatica di soffocare l’esercizio della sovranità popolare, marginalizzando non solo le regole della rappresentanza ma anche l’unico strumento che la Costituzione mette direttamente nelle mani dei cittadini.

Questo silenzio – oggi replicato anche nei confronti dei referendum che sono riusciti ad arrivare all’indizione – dimostra che è in atto una strategia mirata a svuotare il valore stesso dell’istituto referendario. Una strategia che, dietro l’apparente legalità, sta minando i fondamenti democratici della Repubblica.

Nel frattempo, come avevamo previsto, il governo prepara una nuova legge elettorale: l’idea è introdurre un sistema proporzionale con un premio di maggioranza abnorme, oltre il 40%, che produrrebbe gli effetti di un premierato di fatto senza passare per una revisione costituzionale. Una forzatura che altera il principio dell’uguaglianza del voto, fondamento della nostra democrazia.

Nonostante lo scioglimento formale del Comitato, la battaglia per una rappresentanza vera, libera e costituzionale non si ferma. Al contrario: continueremo a impegnarci, anche attraverso il sostegno ai ricorsi legali già in corso, affinché il diritto di voto non venga ridotto a una delega passiva e sterile.

Ai cittadini vogliamo dire una cosa semplice ma fondamentale: non siete sudditi, siete sovrani. Avete il potere e il diritto di cambiare questa politica asfittica, priva di idee, e trasformarla in una politica che vi rappresenti davvero.

Il Comitato promotore del Referendum per la Rappresentanza (Co.Re.Ra.)

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