Giorgia Meloni non è stata in gran forma ieri alla Camera nel corso delle risposte date ad interrogazioni che hanno affrontato un po’ tutti i temi principali che riguardano il suo Governo. Ha fatto il minimo sindacale sulla questione di Gaza dov’è in atto un vero e proprio massacro sistematico della popolazione palestinese. Ha ricordato il giudizio del suo esecutivo sulle drammatiche conseguenze della violenta risposta di Israele all’attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre 2023. Ma non è andata oltre.
In generale, ha rivendicato successi che, oggettivamente, non sono affatto percepiti dagli italiani. In particolare, sulla Sanità a proposito della quale ha creduto bene di liquidare rilievi e critiche come campagna elettorale. E questo ascoltato da lei, e dai suoi, fa sorridere visto che non li ricordiamo se non impegnati in una perenne campagna elettorale da oltre trent’anni.
Ma quanto siano tutti loro lontani dal mondo – quello reale, quello che pazienti e familiari affrontano al telefono con i Cup delle prenotazioni, con la frequentazione concreta dei laboratori e degli ospedali- lo ha confermato ieri sera in tv Italo Bocchino. Ha oggettivamente perso la brillantezza per cui lo avevamo conosciuto ai tempi di quando faceva la parte di uno dei “braccio destro” di Gianfranco Fini. Nel difendere l’indifendibile, è giunto a parlare della Sanità esaltando i risultati portati a casa dal Governo Meloni. Evidentemente lui conosce solo cliniche e strutture sanitarie private.
Abbiamo capito che il Governo parla degli investimenti nel settore sciorinando i valori assoluti. L’opposizione del rapporto con il Pil. E così, quando Italo Bocchino ricorda le cifre messe in campo da Giorgia Meloni trascura l’unica conclusione cui giungono milioni di italiani: la Sanità non funziona e sta scivolando sempre più verso forme, neppure tanto mascherate, di privatizzazione. E in ogni caso, non siamo forse autorizzati a chiederci che fine fanno, e a che servono, tutti i soldi investiti? E ci dovrebbe pure essere qualcuno che prova a rispondere a questo che è l’unico quesito che conta agli occhi di chi, sulla propria pelle, ha a che fare con il Sistema sanitario nazionale …