Cade oggi l’anniversario della decapitazione di Tommaso Moro.
Santo, patrono dei politici e dei governanti. Giurista, uomo di Stato, umanista, protagonista della cultura europea, martire della libertà di coscienza. Fu l’uomo che invitava a non conservare la cenere e coltivare, invece, la fiamma.
Chesterton sostenne che Tommaso Moro è , ai giorni nostri, più grande di quanto non lo sia stato a suo tempo e che la sua memoria non impallidirà nei secoli.
Francesco Cossiga è stato un appassionato studioso della figura di Thomas More, evocandone la memoria e la statura morale in rapporto alla temperie dei giorni nostri. Profondamente immerso nello cose del mondo, nelle vita terrena e nell’impegno politico non è mai venuto meno all’impegno di connettere i suoi incarichi pubblici all’intensità della vita spirituale.
Venne proclamato “Patrono” in occasione del grande Giubileo del 2000 e la motivazione espressamente richiamava la necessità di offrire una figura di riferimento morale a chiunque operi nella sfera della pubblica responsabilità.
Si ricordava, altresì, come per Tommaso Moro le istituzioni fossero, prima che luogo del potere, strumento di giustizia e come tali, nella sua visione dei valori della vita, meritassero niente meno che il sacrificio di quest’ultima. ![]()