Il rapporto ActionAid, “I numeri della povertà alimentare in Italia” (CLICCA QUI), ricorda che, stando ai dati per il 2023 dell’Istat, la povertà alimentare in Italia è tornata a crescere. Si interrompe, infatti, un andamento positivo che non si era fermato neppure nel periodo del Covid 19.
Dopo il calo della povertà alimentare dal 9,9% al 7,5%, tra il 2019 e il 2022, che interessava circa 2,4 milioni di persone, c’è stata un’inversione di tendenza fino all’8,4% ed interessando poco meno di cinque milioni di persone.
Particolarmente colpiti i cittadini stranieri, quelli con bassi livelli di istruzione, le famiglie in affitto, monogenitoriali e numerose.
ActionAid ha sviluppato l’Indice di Deprivazione Alimentare Materiale e/o Sociale (DAMS) per stimare il numero delle persone che non hanno cibo adeguato. Ebbene, nel 2022, l’incidenza del DAMS ha raggiunto il 10,5%, coinvolgendo circa 5,3 milioni di persone. Di queste, 3,8 milioni (il 7,5% della popolazione di almeno 16 anni) non sono riuscite ad avere accesso a un pasto completo ogni due giorni.
Tra le regioni italiane dove l’incidenza del DAMS supera la media nazionale, si trovano la Calabria (25,1%, 403.296 persone), la Campania (21%, 976.369 persone) e il Lazio (14,5%, 708.337 persone).
Emerge, inoltre, che la povertà alimentare non riguarda solo le persone che vivono in condizioni di grave indigenza, bensì anche quelle che non rientrano nella definizione di né nella povertà assoluta né in quella relativa.