I più giovani non ricorderanno Ghino di Tacco e tutto quello che questo personaggio storico, vissuto a cavallo tra il 1200 e il 1300, abituato a taglieggiare i viaggiatori costretti a passare dalle sue terre, rappresentò. Ricevette una grande pubblicità postuma ai tempi di Bettino Craxi intenzionato a far valere, con i democristiani e i comunisti, il peso del suo voto determinante.
E’ un qualcosa che potrebbe attanagliarsi bene anche a Donald Trump che minaccia di imporre pesanti tariffe all’Unione Europea se i suoi 27 non acquisteranno più petrolio e gas dagli Stati Uniti. Trump lo ha fatto sui social scrivendo che gli europei “devono compensare il loro enorme deficit con gli Stati Uniti con l’acquisto su larga scala del nostro petrolio e gas”.
Il prossimo Presidente Usa, del resto, ha sempre minacciato di utilizzare, con avversari ed alleati, l’arma delle sanzioni sapendo bene delle conseguenze che la loro effettiva adozione finirebbe per avere sull’economia mondiale e, magari, sottovalutando quelle che potrebbero creare seri problemi pure a quella statunitense.
Le minacce all’Europa, con buona pace dei masochisti del Vecchio continente che hanno gioito al momento della sua rielezione, seguono quelle appena profferite nei confronti del Canada e del Messico accusati di non fare molto per arginare l’immigrazione irregolare e il traffico di droga attraverso i loro confini con gli Stati Uniti.
In realtà, gli esperti sottolineando come l’Europa stia già acquistando la quota maggiore delle esportazioni di petrolio e gas da parte degli Stati Uniti che, del resto, a meno che questi non aumentino la produzione, non sarebbero immediatamente in condizione di rispondere ad una crescita della domanda degli europei.
Secondo gli stessi dati ufficialmente diffusi dagli statunitensi, le importazioni di beni dall’UE sono state di 553,3 miliardi di dollari nel 2022, mentre le sue esportazioni verso il blocco sono state pari a 350,8 miliardi di dollari. Ed è questo che porta il deficit commerciale di beni degli Stati Uniti con l’UE a 202,5 miliardi di dollari. Evidentemente, sono gli americano che vogliono i prodotti del Vecchio continente.
Trump ha pure aggiunto un’altra richiesta perentoria, lui che si è presentato come uomo di pace, anzi l’unico in grado di assicurare la pace: aumentate le spese militari al 5%.
Si sa, un pò dappertutto, è più facile provare a fare i Ghino di Tacco piuttosto che misurarsi con la realtà vera delle cose.