Un articolista di grande intuito politico ha definito il governo Draghi un matrimonio riparatore. Evidenziando nelle scene al Quirinale le conferme comportamentali degli attori di un evento, che nelle pieghe della nascita di questo governo, avvenuto in forma affrettata e senza rispetto delle normali liturgie, si leggono come una soluzione auspicata da tutti per chiudere uno scandalo, la gestione 5 stelle della politica italiana .
Come da copione, allontanato con promesse bugiarde dei parenti compromessi , il colpevole innocente complice Giuseppe Conte , con sollievo intimo di molti se non di tutti , dal buon parroco avveduto, don Mario , ha aggiustato il fattaccio, tra promesse e scapaccioni alla don Camillo. Le famiglie ostili , hanno accettato il fatto compiuto e dopo un accordo veloce su corredo dote e nome del pargolo, in parrocchia , senza molto fasto , ma con dignità hanno aderito al matrimonio , sapendo che dopo lo svezzamento tutto verrà sciolto.
Quindici mesi, di ipocrisie e sorrisi ai balconi, ai passeggi, ai ritrovi, con le calunnie negli incontri privati e i programmi di cosa farò, dopo che questo matrimonio ignobile verrà spezzato, è la promessa con cui i parenti si sono lasciati.
Draghi, mediatore incaricato, dopo l’imposizione del nonno ricco al matrimonio, sa che solo i suoi metodi sbrigativi e suasivi terranno insieme nemici giurati che si sono uniti controvoglia per non perdere l’occasione di questa grande abbuffata e invito all’eredità .
Unica fata cattiva, imitatrice di Paola Borbone o di Piera degli Esposti, la Meloni ha previsto malefici e disastri su questo matrimonio a cui non ha potuto partecipare. La metafora è a mio avviso molto intuitiva e concreta.
Quindici mesi in effetti è la durata massima di questo governo, il tempo concesso per permettere al sistema di riorganizzarsi e rigenerarsi, piazza compresa.
Conte è alle porte ad aspettare che Draghi lo richiami, almeno così gli hanno promesso, se sarà bravo e buono, a fare padrino al battesimo del nuovo pupo, di cui solo lui sa chi è il vero padre.
Tutti siamo convinti di una cosa, che questo governo non si sfascerà perché deve dare alla classe politica italiana quel tempo per ricomporsi e darsi una nuova immagine. Cosa che l’isomerico comportamento dei 5 Stelle, che si possono alleare con chiunque , è il tornasole che la classe politica italiana delle nuove generazioni è fatta di avventurieri e di masanielli che cavalcando il sistema delle promesse opportunistiche, procedono verso la creazione di regimi sempre più totalitari e asociali.
Sul Corriere della Sera , dove la rubrica opinionista è la pagina della corrispondenza sentimentale della politica italiana, troviamo i più grandi nomi della nostra classe dirigente che ripetono le loro pene sentimentali della politica .Si susseguono i nomi incredibili della nostra vera cultura , Cassese, Onida , Simontacchi, Veltroni , Galli della Loggia a chiedere e dire le loro pene politiche , tutto si chiude con manca la classe politica e la sua formazione per il futuro. I più grandi nomi della nostra classe dirigente si aprono in consigli da Madame di Tebe , facendo e rifacendo le carte al governo , ai premier ai poveri italiani che li leggono come l’Oroscopo.
Massimo Cacciari, come solito ironico , l’unico che ha stigmatizzato la crisi sociale della classe politica , lo ha fatto sull’Avvenire.
Così oggi ci domandiamo se i consiglieri del presidente dicono al nuovo presidente cosa deve fare, tutti dal guru Monti scrivono oggi cosa si deve fare e che non è stato fatto , tutti ci poniamo il problema , perché non è stato fatto .
Chi ha creato l’imbarazzo, per arrivare al matrimonio riparatore , quale delle parti della sagrestia spingeva per arrivare all’irreversibile eccitazione e mancanza di precauzioni, mentre doveva consigliare amore e acqua fredda ?
La classe politica , studiata e selezionata tra i migliori e i più organizzati dei membri della classe dirigente , sa cosa si deve fare , sa come sfruttare il non fare per opportunismo , sa esattamente tutto , perché quindi scelte opposte?
La risposta è storica . Sono finiti i momenti ideologici della politica ,oggi tutto è per assecondare solo lobby e corporazioni , in America come in Italia . Questo periodo di recupero del tempo perduto, giova agli assestamenti, è una selezione degli aventi diritto e l’esclusione dei perdenti o soppressi .
E’ emblematico che a un tecnocrate di 50 scarsi, di coraggio e di forza come è riconosciuto universis Conte si è fatto succedere un avveduto e preparato tecnocrate della generazione precedente e che era già preparato all’incarico, e si evidenzia , il primo parlava di tutelare i vecchi e il secondo di pensare ai giovani.
Tutto per non votare. La classe politica, per conservare il potere, vuole tempo non deleghe, che sarebbero negative e eversive, non vuole ritornare ad essere rappresentativa, ma sicura del suo potere . I giovani sono alle porte , con le loro richieste, oggi ormai non più ideologiche, o meglio diversamente ideologiche , vogliono denaro , benessere , libertà personale , quindi il resto, lavoro , studio , sesso e tempo libero, deve essere alla loro portata comunque o dalle generazioni precedenti o se li prenderanno con regole nuove .
Il nuovo governo , vecchio dentro per il suo mandato vero , sopravvivere, deve rispondere a queste richieste .La storia della pandemia, ormai incontenibile, ha assolto il suo ruolo ,se lo stato, se il mondo è congelato , i giovani dicono lo sgelino i vecchi , ma noi al potere risponderemo in forma diversa.
Un avvertimento terribile tra generazioni che non comunicano . Anche perché manca un interlocutore .Sono ormai in Italia da 30 anni che un interlocutore cattolico di peso è assente .Scartato nella crisi del 1992 , oggi ritorna convitato di pietra al banchetto nuziale del nuovo governo popolare italiano .E’ una denuncia importante . Perché opportunisticamente cattolici si richiamano tutti , presidenti e ministri quando si deve andare in Vaticano o nelle prestigiose e economicamente importanti curie vescovili. Draghi è accademico vaticano e va a messa con la moglie , ha una linea preferenziale con il pontefice . Probabilmente ha il cellulare di tutti i capi di stato e delle banche .Conte era ex allievo di Silvestrini e possibile capo di un movimento cattolico , oggi lo propongono come capo di una coalizione di sinistra tutto meno che cattolica per paura che rinasca una unione cattolica .Il clero, diviso, dice che non è opportuno che si crei un movimento politico cattolico che evidenzi la mancanza di coesione o di progettualità o peggio ne evidenzi il qualunquismo .E’ una costatazione inevitabile ,per leggere gli eventi , che manca il carisma cattolico nella politica di oggi, sostituito dall’immobilismo di sistema .
Siamo in un mondo diverso dal 1946 , perché la prima cosa che è assente nella nostra attuale classe dirigente è un vero collante sociale cattolico , la solidarietà mutua e disinteressata , il rispetto e la dignità della povertà da cui sottrarre chi ha sofferto .
Un mondo che ha perso questo valore umano , può solo capire e approvare la mitica frase : maestà il popolo non ha pane . mangi brioche .
I giovani non capiscono la povertà o peggio la disprezzano. Nella civiltà dello sfigato e del figo , ingerito con il poppatoio, alimentato con una educazione civica basata sulla insegnamento dei propri diritti che convincono che esista l’obbligo degli altri a concederti del loro , che distruggono il concetto di dovere e di rispetto delle istituzioni , tutela non solo dell’ordine , ma della dignità del privato ,che il volontariato è una categoria di lavoro non difforme dalle altre, che da solo il maggiore rispetto di lavorare con i minimi invece che con gli illustri , questi giovani non possono che essere qualunquisti .
Se nel 1968 era imperativa tra i giovani la frase di Riccardo Lombardi contro la violenza e la repressione ,” non ci può essere libertà in uno stato se non ha riarmato moralmente le sue forze dell’ordine” , nel 2021 parafrasando , non vi può essere recupero delle generazioni giovani e future se non vi è un riarmo morale della loro formazione e coscienza di stato e di uomo sociale .
Una società fatta di giovani che non vogliono vincoli , non avranno figli e non avranno radici, se non il proprio egoismo . La libido sociale come metro è la strada verso l’anarchia e verso la tirannide , gli unici due ordimenti statali che la giustificano come ha evidenziato De Sade , nella corretta lettura Pasoliniana che lo fatto odiare da molti, che sono finiti nei tanti regimi dittatoriali di destra o di sinistra .
Non sono contento che tutti accorrano come la Domenica delle Palme all’osanna di Draghi , a cui si richiede di rispondere soddisfacendo alle illusioni dei vari sinedri.
Personalmente ho una grande stima della persona , ma è un uomo del sistema , il migliore , per questo chiamato a fermare la rivolta interna che sta serpeggiando nella classe politica e dirigente , non omogenea, non preparata per motivi populistici e assolutamente qualunquista perché espressione di una degradazione educativa e culturale gestita da trent’anni , da quando fu impostato una educazione che puntava alla maggiore selezione delle classi e una maggiore accettazione di una cultura di tipo pragmatico . Il suo fallimento apre alla più grande repressione del sistema per sopravvivere .
Questa pausa del sistema, non sono il solo a dirlo, sia anche l’occasione del recupero di una linea unica cattolica che riunisca i dissensi verso un principio superiore , la lotta alla diseguaglianza , che se accettata per uno vale per tutti , quindi sociale economica e culturale.E’ la richiesta di tutti che si faccia un centro politico che abbia una finalità diversa dalla corsa verso uniformità globale della massoneria .
Non deve essere un restaurazione confessionale , canonica, ma un recupero che dia al mondo religioso la sua possibilità di essere ristoro , al mondo laico ispirazione .La storia ci insegna che la distorsione di questo principio ha portato ad una distorsione dei rapporti umani .
Forse se questo rispetto cattolico dei valori sociali che hanno ispirato legittimato il principio del matrimonio riparatore nella cultura cristiana per togliere le colpe ai nascituri degli sciagurati o infelici genitori, si può applicare anche a questo matrimonio politico riparatore di una legislatura colpita da sciagure politiche e sanitarie , comode alla riflessione e maturazione ,il fine protettivo che ha ispirato la creazione dell’istituto giuridico e far sperare i nostri giovani , consolare noi diversamente giovani, che tutto non è così nero all’orizzonte.
Ivo Foschini