Secondo una recente stima di Moody’s Analytics, il 10% delle famiglie più ricche degli Stati Uniti copre ormai quasi la metà della spesa complessiva del paese. Si tratta della quota più alta mai prima registrata dalla fine degli anni ’80. La fiducia dei consumatori è aumentata tra i redditi più alti, ma è costantemente diminuita per gli altri gruppi. A conferma dell’esistenza di una società fortemente divisa soprattutto sotto il profilo economico e sociale.

Come fa notare The New York Times le crescite in borsa sostengono l’aumento della spesa delle persone più agiate, cosa che così non è per fasce crescenti della popolazione di medio e basso reddito. Una conferma viene dal tipo di posti acquistati sui voli aerei dove aumentano le prenotazioni in prima classe o in quella business, ma calano, e di molto, i biglietti dei posti più economici. E il quotidiano prende in esame anche gli usi delle carte di credito perché a fronte di facilitazioni, in particolare dei massimali consentiti ai clienti, per i possessori più ricchi, crescono le difficoltà degli altri ben più numerosi a coprire i debiti assunti  con prelievi o con acquisti.

Christopher J. Kempczinski, l’Amministratore delegato di McDonald’s, esaminando i risultati finanziari della sua società, ha parlato della frammentazione della base dei consumatori, cosa che lo fa restare molto cauto sulla salute generale a breve termine dei consumi statunitensi, e della forte riduzione del consumo nei suoi punti vendita che a suo avviso avrebbe fatto registrare un calo a doppia cifra rispetto al 2024.

Secondo The New York Times la disuguaglianza nellaspesa da parte delle diverse fasce sociali si era molto durante la pandemia da Covid, quando migliaia di miliardi di dollari di aiuti governativi sono arrivati a famiglie e imprese, e molte aziende hanno fornito retribuzioni extra ai dipendenti che non potevano lavorare da casa. Quando l’economia ha cominciato a riprendersi, ripresentando un’intensa concorrenza tra i lavoratori, si è registrata una  rapida crescita salariale, in particolare nei settori a bassa retribuzione, dove la domanda di manodopera ha superato di gran lunga l’offerta. Ma con il successivo raffreddamento del mercato del lavoro, i lavoratori a basso salario hanno perso gran parte dei vantaggi e, stando ai dati della Federal Reserve Bank di Atlanta, i salari orari stanno aumentando più lentamente per i lavoratori meno pagati, invertendo la tendenza pandemica.

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