Il grido d’allarme è lanciato dal New York Times ( CLICCA QUI ). Democratici e repubblicani stanno già drenando più soldi che mai in vista della battaglia di metà mandato ( midterm ) del 1922, quando si tornerà ad una resa dei conti tra i due partiti Usa per vedere chi controllerà Camera e Senato a Washington. Una battaglia cruciale visto gli stretti margini su cui oggi la Presidenza Biden può contare per fare si che il Congresso ne assecondi progetti e prospettive.

Una quantità vertiginosa di denaro si sta già riversando nelle battaglie in corso per i seggi del Congresso messi in palio con le elezioni del 2022. Forte il tentativo repubblicano di guadagnare la maggioranza in tutte e due le camere, o almeno al Senato. I margini sono ristretti e tutto può accadere.

Secondo le cifre rese note, i soldi rastrellati dai candidati in competizione sono saliti già a più del doppio di quelli conteggiati nel corso di tutte le analoghe elezioni tenute in precedenza. Ci sono quelli tra di loro che stanno viaggiando alla velocità di raccolta di oltre un milione di dollari a trimestre.

Si segnala che il senatore democratico Raphael Warnock della Georgia, stato in cui si è particolarmente combattuto nel corso delle recenti elezioni presidenziali , starebbe raccogliendo più di 100.000 dollari al giorno con una somma totale di dieci milioni di dollari nell’arco di novanta giorni. Non è da meno il suo diretto avversario, Herschel Walker, che in un mese ha sfiorato i quattro milioni raccolti.

E’ evidente quali siano i motivi di questa “furia” raccoglitrice. Il Congresso americano è alla fine il soggetto che decide se sostenere o meno la destinazione dei miliardi e miliardi destinati al bilancio federale. Così il triangolo politica, soldi e pubblicità politica diventa più rovente che mai.

 

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