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A proposito delle agenzie di rating – di Gianni Di Noia

A seguito del downgrade del rating da parte di Fitch, è doveroso un pensiero sul ruolo di queste agenzie. Teoricamente dovrebbero essere agenzie indipendenti e super partes, visto che a loro è affidato il compito di giudicare stati ed aziende.
Per valutare la reale indipendenza occorre valutare i potenziali conflitti di interesse.
Di seguito i dati trovabili in rete:
Standard & Poor’s
https://it.wikipedia.org/wiki/Standard_%26_Poor%27s#Azionariato
“Nell’azionariato compaiono in evidenza, a fine 2009, oltre all’azionista di controllo McGraw-Hill, detenuta da Capital World Investors, uno dei primi gestori indipendenti di fondi negli Usa, la società di asset management State Street Corporation; altre come la società d’investimento BlackRock, la società finanziaria Fidelity Investments e Vanguard Group. Figurano inoltre numerose altre banche e gruppi finanziari di proporzioni inferiori.”
Fitch
https://it.wikipedia.org/wiki/Fitch_Ratings
“Azionariato del Fitch Group Stati Uniti 100% Hearst Corporation”
La Hearst Corporation è un conglomerato mediatico statunitense, fondato da William Randolph Hearst il 4 marzo 1887. Ha sede a New York.
William Randolph Hearst era il giornalista a cui si ispirò Orson Welles per il suo romanzo Quarto Potere
Moody’s
https://it.wikipedia.org/wiki/Moody’s#Azionariato
“Il primo azionista di Moody’s, con una quota maggioritaria del capitale, risulta Warren Buffett, con la holding Berkshire Hathaway. Successivamente, compaiono in ordine Capital World Investment (con il 12,60%), ValueAct Capital, T. Rowe, Vanguard, State Street e BlackRock. 
Per dovere di cronaca
Gianni Di Noia
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