Al suo primo congresso, INSIEME si dimostra un partito fresco, attivo propositivo. Con la due giorni romana del 3 e del 4 luglio, che supera la fase provvisoria avviata con l’Assemblea costituente dell’ottobre scorso, il nuovo partito ha dimostrato ampiamente quanto sia in grado di superare ogni tentativo di snaturarne l’animo e il comportamento e, persino, quello di farlo chiudere per fallimento ancora prima di vedere la luce.

Si è trattato di un’Adunanza generale le cui operazioni di voto sono state svolte completamente per via telematica, sia per quanti partecipavano in presenza, sia per coloro che hanno seguito il congresso e votato da casa. Tutto ha funzionato perfettamente fugando le congetture dei giorni precedenti.

INSIEME con un voto schiacciante ha ribadito l’intenzione di proseguire lungo la linea tracciata dal Manifesto Zamagni, cioè quella di dare vita ad un partito “nuovo” il cui intento principale è la partecipazione a tutti quei processi di trasformazione necessari ad affrontare i problemi di un Paese da far diventare sempre più solidale, più moderno, più profondamento inserito nel contesto europeo.

INSIEME ha ribadito di concepire la propria collocazione centrale quale “perno” attrattivo di tutte quelle persone, sensibilità,  ambiti culturali, gruppi ed associazioni che sono davvero parti vive della società civile. Si rivolge a quanti sono da tempo in attesa della costituzione di un baricentro politico – istituzionale attore di una mutazione trasformativa in cui si possa riconosce una parte consistente di quanti si astengono o partecipano agli schieramenti contrapposti formati dal centrodestra e dal centrosinistra solo sulla base di un presunto stato di necessità.

INSIEME si sente estraneo ad uno schema bipolare che trova alimento fittizio solo negli interessi di centrodestra e centrosinistra ad incassare il dividendo che, comunque, deriva dall’essere parte di un sistema consolidato di potere. E tutto ciò grazie ad una iniqua e anticostituzionale legge elettorale. Studiata deliberatamente perché restino inespresse, persino represse e silenziate, forze nuove e quel vigore proveniente, in maniera autonoma e libera, dal consesso civile.

Per questo INSIEME vuole un nuovo sistema elettorale, e in far ciò si sente vicino anche a quelle neglette culture politiche che contribuirono a fare l’Italia libera, democratica ed evoluta, anch’esse costrette all’irrilevanza e all’inconsistenza. Vuole una legge elettorale proporzionale, in grado di assicurare un’autentica rappresentatività e la ricostruzione delle relazioni del sistema politico con il corpo civile e l’elettorato. Dev’essere superata la cesura tra eletti ed elettori. Perché quel fossato rappresenta un vulnus per la democrazia, oltre che un danno per il sistema politico che non si rinnova e non lascia spazio al cambiamento nel metodo, nell’operatività e nelle facce.

INSIEME ha ribadito l’intenzione di proporsi, e dimostrare di essere, come un partito programmatico. Meglio sarebbe dire progettuale nel senso che nel nostro Paese si deve passare dall’indicare la lista della spesa delle cose che non funzionano e, decisamente, impegnarsi sul come realizzarle bene  in tempi ragionevoli e sostenibili. E’ su queste basi che il forte concetto dell’autonomia, cioè il non volersi fare ingabbiare in una forzata e riduttiva scelta per il centrodestra e per il centro sinistra, può divenire sostanza politica e servire ad individuare su che cosa, semmai, porsi il problema delle relazioni da instaurare con altre forze politiche interessate ad un autentico percorso trasformativo del Paese.

INSIEME si è rivelato più che mai partito dei territori. Presente in tutte le regioni italiane, nel corso del congresso ha dato voce e rappresentanza adeguata ad una pluralità di voci, ma in maniera polifonica e costruttiva, rispondendo così a tutte le preoccupazioni circolate in precedenza. In molti si aspettavano un congresso del tutto diverso da quello che si è sviluppato. La presentazione di due mozioni e di due liste contrapposte è stato un segno di vitalità e non di lacerazione. E per questo credo necessario ringraziare gli esponenti delle due posizioni che hanno dato prova di grande civiltà, personale e politica, e portato un contributo davvero costruttivo al dibattito.

INSIEME sta crescendo come partito delle donne e dei giovani, sia a livello di iscritti, sia per il numero dei componenti e delle componenti gli organi eletti. Nel Consiglio nazionale ( CLICCA QUI ) sono state elette 14 donne per la Mozione 1″IL PARTITO NUOVO – L’impegno di un “partito nuovo” per la trasformazione del Paese”( CLICCA QUI ), e 11 per la Mozione 2 “INSIEME per trasformare il Paese” ( CLICCA QUI )

Con l’amica Eleonora Mosti sono stato indicato per il Comitato di coordinamento nazionale per la Mozione 1 che porta la firma di Stefano Zamagni, e da lui illustrata ai partecipanti al congresso. Con noi è stato eletto, per la Mozione 2  l’amico Maurizio Cotta con il quale lavoreremo convintamente affinché il successo raccolto con la realizzazione del congresso sempre più diventi il successo di tutto INSIEME.

Giancarlo Infante

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