RIFLESSI GEOPOLITICI DEL VIAGGIO DEL PAPA IN IRAQ
RENATA SEMIZZI (docente di Arte al Liceo Artistico di Verona)
SHORS SURME (giornalista, direttore del portale curdo in Italia)
MAURIZIO COTTA (docente di Politica comparata Università di Siena)
DAMIANO PIZZOL (membro “Agenzia Italiana Cooperazione e Sviluppo” Ministero Affari Esteri)
Pellegrino nelle terre di Abramo, “Il Santo Padre ha sottolineato l’importanza della collaborazione e dell’amicizia fra le comunità religiose perché, coltivando il rispetto reciproco e il dialogo, si possa contribuire al bene dell’Iraq, della regione e dell’intera umanità”. Il Papa ha ringraziato al Sistani per essersi impegnato, insieme alla comunità sciita, “in difesa dei più deboli e perseguitati”. Al Sistani, 90 anni, non è soltanto un religioso riconosciuto da moltissimi iracheni e fedeli sciiti: è molto di più, un leader che quando è intervenuto nelle questioni politiche più dibattute degli ultimi vent’anni in Iraq ha cambiato la storia del paese” (Comunicato Sala Stampa vaticana 6.3.2021).