A partire dal secondo trimestre di quest’anno è segnalata una sostanziale diminuzione di tanti indicatori dell’andamento della nostra economia. Il Pil torna indietro, la produzione industriale pure (CLICCA QUI). Giunge anche la notizia della flessione per le nuove partite Iva, in particolare, nei settori agricoltura, costruzioni e servizi d’informazione.

Ce lo dicono i dati dell’Osservatorio del Ministero dell’Economia che confermano l’inversione di tendenza tra primo e secondo trimestre dell’anno.

Il secondo trimestre dell’anno ha visto l’apertura di poco meno di 120 mila Partite IVA, con una flessione del 6,1% rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente. Le flessioni maggiori riguardano il Lazio (-20,5%), la Basilicata (-15,9%) e la Puglia (-10,8%).

Fra i settori in cui si segnalano la percentuale più alta delle nuove aperture vi sono il commercio con il 18,8%,  le attività professionali (17,8%), l’edilizia (10,4%). I casi più consistenti, invece, sono segnalati, con cifre di tutto rispetto, nell’agricoltura (-25,8%), nelle costruzioni (-11,3%) e nei servizi d’informazione (-10,1%).

I dati esaminati su base territoriale dicono che il 47,1% delle nuove aperture è localizzato al Nord, il 21% al Centro e il 31,5% al Sud e Isole.

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