La prima parte di questo intervento è stata pubblicata il 14 dicembre scorso (CLICCA QUI)

SECONDA PARTE

Premessa

Il nostro approccio critico prende spunto dalla riflessione del prof Tommaso demaria, che offre una visione penetrante sulla distinzione tra costruzione etica e ontica. Questa distinzione acquisisce particolare rilevanza nel nostro contesto, in cui il termine “ideologia” è strettamente legato alla logica oggettiva interna costruttiva, intrinseca al ciclo della vita.

Attraverso l’esplorazione degli scritti del Prof. Demaria, intendiamo illuminare la centralità di questa logica interna nel comprendere le prospettive degli autori menzionati. Aggiungeremo chiarezza sul salto di qualità che costituisce la radice delle loro affermazioni.

Nel nostro contesto, il termine “ideologia” si allinea con la logica oggettiva interna costruttiva, fondata sul ciclo della vita. Supportiamo questa prospettiva analizzando le opere di autori come Bonhoeffer e Hans Jonas, i quali, sebbene affrontino la costruzione etica, basano le loro riflessioni sull’ontologia della vita. Qui risiede il salto di qualità che va oltre la mera costruzione di idee: l’ontologia del ciclo di trasmissione della vita.

“Città al Limite: Uno Sguardo Critico sull’Ambiente, territori e reti”

Il nostro viaggio critico inizia esaminando le città, veri limiti del consumismo che pongono minacce all’ambiente e alle reti che plasmano il nostro stile di vita. Cosa possiamo apprendere da questa analisi sulle condizioni ambientali e sulle dinamiche sociali?

Esplorando le città, ci addentriamo al di là dell’apparenza estetica, immergendoci nella profondità dell’utilità che queste comunità offrono. La bellezza visiva si fonde con l’essenza stessa della vita quotidiana e con l’equilibrio ambientale, seguendo il pensiero illuminante di Tommaso Demaria e il Modello Life Giving Life. Attraverso questa narrazione, cerchiamo di sfidare la separazione tra estetica e funzionalità, per abbracciare una visione più completa.

La città, quale organismo pulsante, non dovrebbe solo essere un piacere per l’occhio, ma deve essere costruita come un’entità dinamica intrinsecamente connessa all’essenza ontologica della vita. La costruzione ontica diventa una responsabilità collettiva, coinvolgendo i cittadini oltre l’aspetto superficiale e spingendoli a percepire la profonda connessione tra la propria esistenza e l’ambiente circostante.

Educazione Ambientale e Partecipazione Attiva:

Nel contesto della città onticamente costruita, l’educazione ambientale si configura come la chiave per guidare i cittadini verso una comprensione più profonda. Questo va oltre l’estetica, coinvolgendo le persone nelle dinamiche ontologiche che definiscono il loro legame con il mondo circostante. Programmi di sensibilizzazione e reti comunitarie diventano veicoli essenziali per coinvolgere attivamente le persone nel processo di costruzione ontica.

La sostenibilità ambientale emerge come una sfida cruciale, richiedendo un impegno diretto a livello locale e la partecipazione attiva dei cittadini nella gestione responsabile delle risorse. In questo contesto, la sussidiarietà si rivela fondamentale per proteggere l’ambiente a livello comunitario e promuovere pratiche ecosostenibili.

La sussidiarietà ambientale sostiene che le decisioni sulla gestione delle risorse e la tutela dell’ambiente coinvolgono direttamente coloro che vivono nelle specifiche comunità, superando l’esclusività degli enti centralizzati. Questo rafforza il legame tra le persone e il loro ambiente e garantisce che le politiche ambientali siano adattate alle esigenze locali e alle caratteristiche specifiche del territorio.

Un elemento chiave della sussidiarietà ambientale è la consapevolezza e la responsabilizzazione dei cittadini riguardo alle questioni ambientali. L’informazione e l’educazione ambientale diventano strumenti essenziali per coinvolgere attivamente le persone nella transizione verso pratiche più sostenibili, attraverso programmi di sensibilizzazione, workshop locali e la creazione di reti comunitarie incentrate sulla sostenibilità.

La sussidiarietà si traduce concretamente nella creazione di organi decisionali a livello locale, dove i cittadini possono esprimere opinioni e contribuire alla definizione delle politiche ambientali. Ciò avviene attraverso consigli consultivi, assemblee pubbliche o progetti collaborativi che coinvolgono attivamente la popolazione nella pianificazione e nell’attuazione di iniziative per la tutela dell’ambiente.

Sussidiarietà Tecnologica:

La tecnologia assume un ruolo significativo nel promuovere la partecipazione attiva dei cittadini nell’ambito della sussidiarietà ambientale.

Piattaforme digitali, app e strumenti online offrono opportunità per la condivisione di informazioni, la segnalazione di problematiche ambientali e la collaborazione diretta tra comunità e istituzioni. In questo contesto, la sussidiarietà evolve grazie all’innovazione tecnologica, rendendo la partecipazione più accessibile e inclusiva.

La sussidiarietà ambientale rappresenta un approccio fondamentale per affrontare le sfide della sostenibilità a livello locale. Coinvolgendo attivamente i cittadini, si promuove un senso di appartenenza e responsabilità verso l’ambiente circostante. La sussidiarietà diventa così un catalizzatore per il cambiamento, unendo le forze della comunità nella tutela e nella rigenerazione del nostro pianeta.

L’innovazione tecnologica, seguendo il filo conduttore del Modello Life Giving Life, emerge come un potente alleato nella costruzione ontica. Le piattaforme digitali e le app si trasformano in strumenti di partecipazione attiva, non solo per condividere aspetti visivi, ma anche per segnalare e affrontare le problematiche ambientali. La sussidiarietà, alimentata dalla tecnologia, rende la partecipazione più accessibile e inclusiva.

Mentre il sole sorge su una delle città più antiche del mondo, il 57° Rapporto Censis (CLICCA QUI) getta luce su una realtà urbana dalle sfide monumentali. Il focus è sulle città metropolitane italiane, i cuori pulsanti di una nazione che si gioca gran parte della sua sostenibilità in intricati labirinti di cemento.

Le cifre sono eloquenti: 1.268 comuni, 14 città metropolitane, e 21,3 milioni di italiani. Una densità di popolazione che sovraccarica il 15,4% della superficie nazionale. Tuttavia, è la mancanza di verde a mettere a nudo la fragilità delle nostre città.

Palermo, con appena 2 mq di verde ogni 100 mq di superficie, si ritrova a capo di una lista dove il respiro degli alberi sembra soffocato. In un paese che vanta una ricchezza di paesaggi, le città metropolitane, da Torino a Venezia, sembrano soffrire di una cronica carenza di spazi verdi, con gravi ripercussioni sul benessere urbano.

Il Legame tra Bellezza e Utilità

La bellezza di una città, in questa prospettiva, non è semplicemente un aspetto visivo, ma una manifestazione intrinseca di un’utilità ben costruita e sostenibile. La carenza di verde nelle città metropolitane diventa un segnale della scarsa utilità, influenzando direttamente il benessere urbano.

In questa narrazione che connette bellezza ed utilità, intrecciamo il pensiero di Tommaso Demaria e il Modello Life Giving Life per costruire città non solo visivamente affascinanti, ma anche onticamente ricche e funzionalmente sostenibili.

Mentre scrutiamo le città, non possiamo ignorare il flusso vitale dell’acqua, un elemento essenziale che si perde tra le fessure delle reti idriche locali. Il prezioso liquido, secondo il pensiero di Demaria, non è solo un elemento da utilizzare, ma un protagonista nel ciclo ontico della vita stessa.

Risparmio Idrico e Ciclo della Vita: Il 42,2% dell’acqua che si disperde nelle intricate reti idriche locali, un dato che balza al 55,4% nel Sud, è un grido d’allarme. La visione di Demaria sulla costruzione ontica suggerisce che non si tratta solo di un numero, ma di una violazione del ciclo della vita urbana. Catania, con la sua leadership nel consumo e spreco, diventa un simbolo di questa disconnessione.

La Siccità e il Costo Umano ed Economico:   In tempi di siccità prolungata, il costo umano ed economico diventa insostenibile, sottolineando l’importanza di un approccio ontico alla gestione delle risorse idriche. Tommaso Demaria avrebbe sottolineato che non è solo una questione di riserve di acqua dolce, ma piuttosto della comprensione del ciclo costante dell’acqua nel tempo. Solo attraverso questa consapevolezza ontologica possiamo sperare di porre fine allo spreco e garantire un uso sostenibile dell’acqua.

La sete delle città metropolitane diventa quindi una riflessione non solo sulla disponibilità di risorse, ma sulla necessità di integrare il ciclo ontico dell’acqua nella costruzione stessa della vita urbana. Solo allora possiamo sperare di affrontare la siccità non solo come una crisi, ma come una chiamata all’azione ontologica per garantire un futuro sostenibile per le nostre città.

Questioni Abitative e Impatto Ambientale: Poi c’è la questione delle dimore, un argomento che tocca il cuore di chiunque abiti in una metropoli. L’affitto, che già si alza come una marea inarrestabile, ha conosciuto un aumento del 9,1% nel primo trimestre del 2023. Bologna ci racconta una storia particolare: la città è al centro di una ricerca del Censis che svela la crisi abitativa che attacca la popolazione. L’alto flusso turistico, che ha fatto più che raddoppiare le presenze tra il 2021 e il 2022, potrebbe essere un catalizzatore aggiuntivo a questo problema.

Impatti Ambientali e Sostenibilità Economica: Parlando di impatti, il Rapporto Censis dirige il suo sguardo anche sul fronte ambientale europeo. Mentre alcuni paesi europei vedono una riduzione delle emissioni di gas serra, l’Italia sembra stancarsi nel seguire il passo. Il 27,2% di declino è inferiore alla media, sottolineando la necessità di sforzi accelerati per centrare gli obiettivi comunitari.

Speranze nel Mezzogiorno: E c’è una nota di speranza nel Mezzogiorno: le Zone Economiche Speciali, con un investimento di 630 milioni di euro, sembrano essere un faro di sviluppo. La storia di successo delle Zes regionali dal 2017 al 2021 indica che, con gli investimenti giusti, il Sud potrebbe finalmente vedere una svolta economica.

Mentre i cittadini italiani affrontano le sfide del loro tempo, il 57° Rapporto Censis offre una panoramica dettagliata, illuminando le ombre delle città metropolitane e indicando il cammino verso una sostenibilità più resiliente.

“Viaggio nell’Italia del Lavoro: Tra Sfide e Opportunità”

Spostiamo l’attenzione sul lavoro, un elemento cruciale nel tessuto sociale. Esaminiamo l’Italia del lavoro, con le sue sfide e opportunità. Come il consumismo ha modellato il nostro approccio al lavoro e quale ruolo può svolgere il Modello Life Giving Life nel ridefinire questa dinamica?

Il concetto di lavoro sostenibile si estende ben oltre la mera produzione economica, abbracciando l’equità e il rispetto dei diritti fondamentali dei lavoratori. In questa prospettiva, la sussidiarietà emerge come un pilastro essenziale, poiché favorisce la partecipazione diretta dei lavoratori nella definizione delle condizioni occupazionali, contribuendo così a plasmare un mondo del lavoro più umano, equo e partecipativo.

La Sussidiarietà nel Contesto del Lavoro: La sussidiarietà nel contesto del lavoro si basa sull’idea che le decisioni che influenzano la vita dei lavoratori dovrebbero coinvolgere direttamente coloro che sono coinvolti nelle attività produttive. Ciò si traduce nella creazione di strutture decisionali partecipative, dove i lavoratori possono esprimere le proprie opinioni, discutere delle condizioni di lavoro e contribuire attivamente alla definizione delle politiche aziendali, migliorandone il profitto.

Ambienti di Lavoro Inclusivi e Rispettosi: Un elemento centrale della sussidiarietà nel contesto lavorativo è la promozione di ambienti di lavoro inclusivi e rispettosi, che valorizzino la diversità e assicurino pari opportunità di sviluppo a tutti i dipendenti. Ciò può comportare la creazione di programmi di formazione e sensibilizzazione sui diritti dei lavoratori, nonché l’adozione di politiche che mirano a eliminare discriminazioni e disparità salariali non legate allo sviluppo. Ci deve essere un riconoscimento per l’impegno profuso.

Partecipazione Attiva e Coinvolgimento Diretto: La partecipazione attiva dei lavoratori può estendersi anche alla gestione delle imprese attraverso modelli di cooperativa e coinvolgimento diretto nei processi decisionali aziendali. Questo approccio favorisce un senso di appartenenza e responsabilità, creando un legame più stretto tra i lavoratori e il successo dell’impresa.

Ruolo della Tecnologia nella Sussidiarietà nel Lavoro: La tecnologia riveste un ruolo significativo nel facilitare la partecipazione dei lavoratori attraverso piattaforme digitali e strumenti online che consentono la comunicazione diretta e la condivisione di feedback. La sussidiarietà nel lavoro, pertanto, evolve anche attraverso l’adozione di soluzioni tecnologiche che rendono la partecipazione più accessibile e trasparente, ed è fondamentale per garantire un ambiente lavorativo equo, sostenibile ed empatico.

Lavoro, Professionalità, Rappresentanze: Uno Sguardo dal Rapporto Censis 2023: Una spaccatura della situazione attuale, con particolare attenzione al capitolo “Lavoro, professionalità, rappresentanze,” ci viene dal Rapporto Censis 2023, che offre una panoramica dettagliata e analitica sullo stato attuale dell’occupazione in Italia nel 2023. La comprensione del tessuto sociale ed economico emerge attraverso un’analisi approfondita di dati e tendenze, offrendo spunti significativi per la riflessione e l’azione.

Mobilità Territoriale del Lavoro e Sfide nel Mezzogiorno: Si evidenziano il persistente divario di mobilità territoriale del lavoro, con il Mezzogiorno che continua a sperimentare una perdita netta di residenti rispetto ad altre regioni, contribuendo a un declino occupazionale tra i giovani meridionali. La riduzione degli espatri nel 2022 è un segnale positivo, ma la quota significativa del Mezzogiorno tra le uscite sottolinea la necessità di attuare politiche mirate per stimolare lo sviluppo economico nelle regioni meridionali.

La Fuga di Cervelli nel Mezzogiorno e la Luce di Speranza: Sotto il cielo della mobilità territoriale del lavoro, emerge un paesaggio divari inquietanti: Il Mezzogiorno, purtroppo, continua a perdere le sue forze vitali, con cancellazioni anagrafiche che superano le iscrizioni di oltre 68.000 unità nel 2022. L’ombra di una persistente fuga di cervelli si proietta, tuttavia, la riduzione degli espatri nel 2022 rappresenta una luce di speranza, seppur tenue. Le 34.000 uscite dal Mezzogiorno restano un campanello d’allarme, un richiamo a un’imperativa necessità di politiche regionali che ne alimentino lo sviluppo.

Il Rapporto Censis delinea un quadro dettagliato delle sfide e delle opportunità nel panorama lavorativo italiano, mettendo in evidenza la complessità delle dinamiche regionali. Attraverso l’analisi dei dati, emergono nodi critici, tra cui la necessità di affrontare la mobilità territoriale del lavoro, la fuga di cervelli e l’importanza di politiche regionali mirate.

Il 57° Rapporto Censis, attraverso la sua analisi approfondita, si presenta come uno strumento prezioso per comprendere non solo le sfide, ma anche le possibilità di trasformazione e sviluppo. Mentre l’ombra delle difficoltà si estende su alcune regioni, la luce di speranza nella riduzione degli espatri rappresenta un segnale che, con le giuste politiche e un impegno coordinato, è possibile avviare un cambiamento positivo.

Il viaggio nell’Italia del lavoro, intrapreso attraverso il Rapporto Censis, ci invita a considerare il lavoro non solo come una componente economica, ma come un elemento fondamentale per la costruzione di una società equa, inclusiva e partecipativa. La sussidiarietà nel contesto lavorativo si configura come un faro guida, illuminando la strada per un futuro in cui ogni

Collegamento ai Costi Sociali e Visione di Tommaso Demaria:

In questo intricato scenario socio-economico delineato dal Rapporto Censis 2023, le parole di Tommaso Demaria su sussidiarietà e autoattivazione assumono una risonanza cruciale. La sussidiarietà, legata al suo effetto autoattivante, diventa un faro guida per una trasformazione positiva nelle relazioni industriali e nell’organizzazione del lavoro, secondo il pensiero di Demaria.

La Sussidiarietà nell’Organizzazione del Lavoro: Esaminando il capitolo dedicato a “Lavoro, professionalità, rappresentanze” (CLICCA QUI) emerge un quadro dettagliato delle dinamiche occupazionali in Italia nel 2023. Il tessuto sociale ed economico si svela attraverso dati e tendenze, aprendo uno sguardo approfondito alle sfide e alle opportunità che caratterizzano il paese.

Impatto Sociale del Declino Occupazionale: L’analisi rivela un persistente divario di mobilità territoriale del lavoro, con il Mezzogiorno che soffre di una perdita netta di residenti, aggravando il declino occupazionale tra i giovani meridionali. Qui, la visione di Tommaso Demaria si collega al costo sociale di tale situazione. La sussidiarietà, con il suo potere autoattivante, potrebbe essere la chiave per riformulare le relazioni industriali e stimolare sviluppo economico nelle regioni meridionali.

Rischi e Speranze nella Mobilità del Lavoro: Il quadro si colora di divari inquietanti, con il Mezzogiorno che continua a perdere le sue forze vitali. Tuttavia, la riduzione degli espatri nel 2022 rappresenta una luce di speranza, segnalando una possibile inversione di tendenza. Le uscite dal Mezzogiorno, sebbene in diminuzione, richiamano l’attenzione su politiche regionali imperanti per alimentare lo sviluppo e frenare la perdita di risorse umane preziose.

Sussidiarietà come Guida per il Futuro:

In questo contesto, la sussidiarietà diventa una guida per la riformulazione di politiche regionali, attivando la partecipazione diretta dei cittadini nella costruzione ontica di un ambiente lavorativo sostenibile. Tommaso Demaria avrebbe sottolineato che solo un approccio autoattivante può affrontare i costi sociali e generare trasformazioni significative nell’organizzazione del lavoro.

La Trama del Lavoro in Italia: Il significato del lavoro, in questa trama sociale, appare inciso tra le righe di una disaffezione palpabile: Il 62,7% degli italiani colloca il lavoro al margine delle proprie vite, una metamorfosi rispetto al passato dove il lavoro era identità, il distacco, una sorta di secolarizzazione della “religione del lavoro”, apre la strada verso nuove prospettive, ma non senza sfide.

Cambiamenti e Preoccupazioni: Le dimissioni volontarie, in netto aumento (+29,2%), dipingono il quadro di un’Italia che ricerca nuove opportunità, ricollocandosi entro tre mesi in cerca di guadagni più cospicui e prospettive di carriera migliori. Il paesaggio occupazionale si evolve, con un recupero del numero di occupati rispetto al periodo pre-pandemia. Emerge un’orchestrazione di cambiamenti: le professioni qualificate e tecniche subiscono una contrazione del 2,2%, mentre dirigenti e imprenditori vivono un’impennata dell’8,5% e del 6,2%, rispettivamente.

Preoccupazioni Diffuse: L’opinione diffusa, tuttavia, si traduce in un intreccio di preoccupazioni: il 76,1% degli italiani crede che il lavoro disponibile sia poco qualificato e sottopagato, una sinfonia di ansie da dissipare.

Il Ruolo degli Avvocati e la Cooperazione come Melodia di Speranza:  Il canto degli avvocati, nel loro percorso di lavoro indipendente, racconta una storia di contraddizioni. La loro sfera, ridotta del 5,5%, rivela una significativa contrattazione per i lavoratori autonomi. Il declino del numero di iscritti all’università in ambito giuridico negli ultimi vent’anni solleva domande profonde sulla sostenibilità di questa professione, specie tra i giovani avvocati che vedono con occhi critici la loro situazione, immersi in una nebbia di incertezza e scarsità di opportunità.

La cooperazione, infine, si presenta come una melodia di speranza. Oltre 75.000 cooperative tessono la trama dell’economia italiana, con un fatturato di 161 miliardi di euro nel 2022. La cooperazione non è solo un attore economico, ma un protagonista sociale, con la sua capacità di coinvolgere 13,5 milioni di soci e 1 ,3 milioni di lavoratori. La sua crescita riflette una crescente consapevolezza della necessità di un approccio più partecipativo ed equo all’organizzazione del lavoro.

Capitale Umano “Il Divario Educativo in Italia: Un Racconto di Sfide e Opportunità –

“Un Allarme per il Futuro dell’Educazione in Italia”

Il capitale umano è il cuore del cambiamento. Esploriamo il divario educativo in Italia, una sfida che ha implicazioni profonde per la nostra crescita sociale ed economica. Come il Modello Life giving-life può offrire nuove opportunità per colmare questo divario?

L’educazione sostenibile va oltre la trasmissione di conoscenze, abbracciando un approccio partecipativo che coinvolge attivamente le comunità nella definizione dei programmi educativi.

In questa visione, la sussidiarietà per l’auto attivazione emerge come un principio fondamentale per plasmare un sistema educativo che rispecchi le esigenze specifiche delle comunità locali, senza trascurare le sfide globali.

La sussidiarietà per l’autoattivazione nell’ambito dell’educazione si basa sull’idea che le decisioni riguardanti l’insegnamento e l’apprendimento dovrebbero coinvolgere direttamente coloro che sono coinvolti nel processo educativo: gli insegnanti, i genitori e le comunità locali.

Dare Vita all’Istruzione: Un Nuovo Paradigma con il Modello Life Giving-Life

In un contesto in cui gli studenti si fanno sentire attraverso proteste come il Friday for Future, è fondamentale distinguerne i ruoli. Secondo Tommaso Demaria e il Modello Life Giving-Life, non spetta agli studenti decidere cosa serve al sociale; è viceversa. La loro protesta, eccezionale per l’assenza di altri elementi, può trovare una nuova prospettiva con Life.

Capitale Umano e Divario Educativo: Il cuore del cambiamento risiede nel capitale umano, e questo concetto prende vita quando esploriamo il divario educativo in Italia. Una sfida che va oltre la mera trasmissione di conoscenze, con implicazioni profonde per la crescita sociale ed economica del paese.

Educazione Sostenibile e Sussidiarietà per l’Autoattivazione: L’educazione sostenibile, secondo il Modello Life Giving-Life, non si limita alla trasmissione di informazioni. Essa abbraccia un approccio partecipativo che coinvolge attivamente le comunità nella definizione dei programmi educativi. In questo contesto, la sussidiarietà per l’autoattivazione emerge come un principio fondamentale per plasmare un sistema educativo che rispecchi le specifiche esigenze delle comunità locali, senza tralasciare le sfide globali.

Coinvolgere Direttamente gli Attori Educativi: La sussidiarietà per l’autoattivazione nell’educazione si basa sull’idea che le decisioni riguardanti insegnamento e apprendimento dovrebbero coinvolgere direttamente coloro che sono parte integrante del processo educativo. Studenti, insegnanti, genitori e comunità locali diventano attori centrali nella definizione di un percorso formativo che risponda alle esigenze concrete delle realtà locali, mantenendo al contempo una visione globale. (Segue)

Rosapia Farese

 

 

 

 

 

 

 

Bibliografia

Friday for life _Modello di Sviluppo  Life Giving Live

Catechismo della Chiesa Cattolica, Libreria Editrice Vaticana 2003 PARTE PRIMA

Compendio della Dottrina Sociale Cristiana, Libreria Editrice Vaticana Roma 2004 [PARTE PRIMA]

Demaria Tommaso, 2 METAFISICA DELLA REALTA’ STORICA, Costruire Bologna 1975

Demaria Tommaso, 5 SINTESI SOCIALE CRISTIANA, Quaderni di Cultura e Formazione Sociale a cura dell’Istituto di Scienze Sociali del Pontificio Ateneo Salesiano, Torino, 1957

“Enciclopedia Italiana”, treccani.it

Francesco, Laudato Sii, Libreria Editrice Vaticana Roma 2015

HANS JONAS E IL “FENOMENO DELLA VITA”1 Prolegomeni per un’ontologia della responsabilità -PaoloNepi

Logica aletica, deontica e ontologia formale: dalla verità ontica all’obbligo deontico -Gianfranco Basti

Pontificia Università Lateranense

L’ontologia di Tommaso d’Aquino e le scienze naturali – G. TANZELLA-NITTI*

Libreria Editrice Vaticana Roma 2014

Taichi Ohno, Lo spirito Toyota, Einaudi 1993

UNI EN ISO 9004:2018 Quality management – Quality of an organization – Guidance to achieve sustained success.

Vangelo San Giovanni, versione CEI, LaParola 2023

Wikipedia

Note per un programma per l’Europa Unita

57° Rapporto sulla situazione sociale del Paese/2023

Dignità dell’uomo quale principio Costituzionale – Quaderno predisposto in occasione dell’incontro trilaterale delle Corti Costituzionali Italiana, Spagnola, Portoghese 1 ottobre 2007

L’etica dei principi e l’etica della responsabilità – Fabio Cembrani Direttore U.O. di Medicina Legale, Azienda provinciale per i Servizi sanitari di Trento

Dietrich Bonhoeffer: la forza dell’immanenza lungo le vie della trascendenza – Ilaria Ciancilla

Dietrich Bonhoeffer: la responsabilità dei credenti di fronte ai segni dei tempi, ai segni di dio -Maiolini

L’etica della responsabilità di Hans Jonas – Il Dodo, Il Dodo Pensiero 30 Novembre 2019

Il principio responsabilità e la bioetica. – Riflessioni sulle proposte di Hans Jonas -Fernando Pascual, L.C.

 

 

 

Roma, 30 dicembre 2023

Rosapia Farese

Presidente Associazione FareRete InnovAzione BeneComune APS .

 

(**) L“Associazione FareRete – Innovazione Il Bene Comune – Il Benessere e la Salute in un Mondo Aperto a Tutti – Michele Corsaro” – Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale ha sede in Via Vincenzo Lamaro, 51 – 00173 Roma. I suoi riferimenti sono: E-mail: fareretebenecomune@gmail.com e sito ufficiale: www.fareretebenecomune.it

 

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