A leggere gli scarni resoconti sulla ennesima venuta a Roma di Ursula von der Leyen c’è da chiedersi davvero cosa stia accadendo. Escluso un possibile ulteriore incontro con Giorgia Meloni. Così numerosi nei mesi scorsi da aver fatto parlare di un tentativo dell’attuale Presidente della Commissione europea di mettere in campo il possibile sostegno dei conservatori europei, guidati dalla nostra Presidente del consiglio, di rinnovare il mandato quinquennale, a dispetto del fatto che una tedesca guiderebbe di nuovo, e senza soluzione di continuità, la Commissione.

Le agenzie di stampa c’hanno anche fatto sapere che la partecipazione all’incontro di Forza Italia è stata tenuta sotto tono al punto che qualcuno è giunto a dire che Tajani avrebbe tenuta “nascosta” quella che pure dovrebbe essere la candidata di chi in Italia costituisce il partito più importante associato.

Però veniamo pure a sapere che la forzista vice presidente del Senato, Licia Ronzulli, avrebbe definito la von der Leyen un “cavallo zoppo”. Un’espressione proprio carina che accresce gli interrogativi su come Forza Italia sta, e starà, nel Partito popolare europeo.

 

 

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