Gli appelli alla speranza hanno perso credibilità perché troppo spesso, non essendo legittimati da circostanze concrete, hanno consentito di declinare la responsabilità di cocenti delusioni attribuendole ad avvenimenti del tutto imprevedibili. Il libro di Romano Prodi e Massimo Giannini “Il dovere della speranza “ edito da Rizzoli si  contraddistingue nettamente perché indica anche come rispondere ai due interrogativi/(Che fare e Come fare) posti dall’invito a custodire e promuovere il ”dovere della speranza “.

Quanto al primo si tratta  di preservare e rilanciare  l’architettura dello stato democratico dell’art.2 della Costituzione che definisce i cittadini  persone  soggetti non solo di diritti inviolabili ma anche di doveri inderogabili. Va pertanto respinta  l’irrealistica concezione, oramai dominante, che  la ricerca dell’interesse personale si trasformi automaticamente e magicamente in bene comune, perché, a differenza dei bisogni privati, i bisogni pubblici non sono una somma aritmetica ma algebrica. Infatti sono, la risultante di un contrasto d’interessi che comporta sempre l’esistenza di una minoranza recalcitrante ,che tuttavia, la maggioranza non può calpestare a causa dell’orizzonte  comunitario dell’art.2.

Si può cosi rispondere a  “Come fare” perché la risposta  “Che fare “ ha posto  le condizioni per realizzare le riforme, risolvendo democraticamente il fisiologico contrasto con la minoranza dissenziente che ogni rinnovamento istituzionale determina.

Non trattasi di utopia perché ad esempio nel Fondo di Solidarietà  Comunale dell’ANCI 8000 sindaci hanno composto i contrastanti interessi di origine partitica e territoriale affidando ad un meccanismo perequativo una redistribuzione di risorse finanziarie che rifiuta la spesa produttrice solo di consensi..

Va ricordato, poi, il comma 546 della legge n.208/2015 che  ha realizzato la necessaria sinergia  tra le attività del personale universitario  e quello ospedaliero eliminando gli sprechi  dei reparti ospedalieri  a conduzione universitaria, la causa più importante dei disavanzi sanitari regionali e delle criticità dei bilanci delle università dotate di facoltà di medicina.

Aggiungasi la legge n.191 del 13/XII/2024 che, attribuendo all’Acquedotto Pugliese la qualifica di  “Società di rilevanza strategica per l’interesse nazionale  “ per gli  eccellenti risultati della gestione industriale. rappresenta un nuovo scenario delle imprese pubbliche, questa volta proveniente proprio dalla Puglia. Trattasi del rimedio alla storica inefficienza  del servizio idrico meridionale ed al degrado delle 3000 partecipate comunali abituare a produrre  “posti” per gli amici e non servizi pubblici locali efficienti.

Infine il ricorso al Debito Comune Europeo di Mario Draghi, creando uno spazio fiscale aggiuntivo, elimina la causa più importante di contrasti d’interesse : la mancanza di risorse disponibili nei bilanci dello Stato e della UE.

Rimando altra sede la completa indicazione di  tutte le Buone Pratiche significative e concludo sottolineando che le risposte a Che fare e Come fare  debbono assicurare i giovani che l’invito loro rivolto da Romano Prodi  non è un’utopia. Infatti J. Sturt Mille sostiene che una convinzione equivale ad una forza di novantanove altre con dei semplici interessi.

Antonio Troisi

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