Si terrà dal 19 al 21 novembre “The Economy of Francesco”, l’incontro con i giovani economisti e imprenditori voluto dal Papa. Si svolgerà – causa pandemia – interamente in modalità online con diretta streaming da Assisi e collegamenti con oltre 120 Paesi. Confermata anche la partecipazione virtuale del Pontefice.
L’evento potrà essere seguito sul portale francescoeconomy.org e i canali social.
Saranno 4 ore al giorno e una maratona di 24 ore, il 20 novembre, grazie ai collegamenti e ai contributi di giovani connessi in 20 Paesi diversi. La location principale sarà la Basilica di San Francesco d’Assisi collegata con altri 5 luoghi significativi per la vita del Santo: Santuario di Rivotorto, Chiesa di San Damiano, Basilica di Santa Chiara, Santuario della Spogliazione e Palazzo Monte Frumentario.
Stamane ( oggi per chi legge nde )in Vaticano si è svolta la conferenza stampa di presentazione.
“Non basta una economia green per avere una economia di Francesco. Occorre anche l’inclusione dei poveri, il protagonismo dei giovani, la coltivazione della vita interiore. C’è oggi una economia green che non ha alcun interesse e attenzione per i poveri e per le diseguaglianze. L’Economia di Francesco non può essere solo ecologica. Il grido della terra e il grido dei poveri sono lo stesso grido, come ci ricorda la Laudato si’ e adesso anche Fratelli tutti. Una fraternità con la terra che non includa la fraternità con gli ultimi non è completa”, ha detto il Professor Luigino Bruni, Professore Ordinario di Economia Politica presso la Libera Università Maria Santissima Assunta di Roma e Responsabile scientifico di “The Economy of Francesco”.
“Economia di Francesco – ha osservato Suor Alessandra Smerilli, Professore Ordinario di Economia Politica presso la Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione Auxilium e Membro del Comitato scientifico di “The Economy of Francesco” – significa innanzitutto giovani, speranza e concretezza. Non è invitare i giovani a diffondere un messaggio, ma è chiedere loro di contribuire a costruirlo. È questo il senso della chiamata fatta da Papa Francesco e il suo invito ad incontrarli ad Assisi. In un mondo malato di pensiero a breve termine e poca visione di futuro, dare voce ai giovani significa iniziare a costruire ponti verso il futuro”.
“Sappiamo – ha concluso Suor Smerilli – che in questi tempi di incertezza Papa Francesco invita a guardare oltre, a preparare il futuro, e a farlo in modo concreto, con lo sguardo sempre rivolto a chi è più in difficoltà. E i giovani stanno rispondendo a questo invito. Non ci presenteranno dunque un documento, non faranno un trattato su cosa vuol dire Economia di Francesco, ma prepareranno proposte ci diranno come vogliono impegnarsi e di quale aiuto hanno bisogno”.
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