Politica Insieme Emilia Romagna ha già espresso il proprio sostegno al Manifesto di undici Associazioni della Città Metropolitana di Bologna rivolto ai candidati alle elezioni regionali in Emilia Romagna, ormai imminenti (CLICCA QUI).
Richiamiamo ora l’attenzione su altri due documenti pubblicati nei giorni scorsi:
La Regione, laboratorio di democrazia. Nota della Conferenza episcopale regionale in preparazione all’appuntamento elettorale ( CLICCA QUI )
Documento dell’Osservatorio regionale della CEER sulle tematiche politico-sociali “Giovanni Bersani” ( CLICCA QUI )
La loro pubblicazione è stata accompagnata, come purtroppo accade spesso in questi casi, da strumentalizzazioni, forzature e semplificazioni, nonostante la trattazione ad ampio raggio dei vari temi, che interessano tutte le forze politiche in campo.
Auspichiamo, pertanto, la lettura dei testi integrali indicati e la loro diffusione per coglierne e valorizzarne l’importanza al fine di arricchire il dibattito in questa fase elettorale e contribuire alla maturazione di scelte coerenti e consapevoli.
Riportiamo, infine, qui di seguito il Comunicato Stampa dell’Osservatorio regionale sulle tematiche politico-sociali “Giovanni Bersani” in merito ad articoli apparsi sulla stampa in questi giorni.
Valori, non partiti
In riferimento ad alcuni titoli e articoli apparsi sulla stampa in questi giorni si precisa che essi riassumono erroneamente la finalità del documento pubblicato dall’Osservatorio regionale “Giovanni Bersani”, un organismo nato a Bologna il 7 dicembre 2019, che raccoglie i rappresentanti delle Diocesi della Regione, al fine di contribuire a focalizzare ed affermare, sul piano culturale e civile, i principi sanciti dalla Dottrina Sociale della Chiesa, nel tentativo di offrire un apporto più incisivo ed innovativo alla crescita del Paese e dell’Europa.
Scopo di quel documento non è mai stato fornire ai cattolici ed ai cittadini in generale un orientamento al voto a favore di un determinato partito politico, né tantomeno l’Osservatorio è nato per svolgere un tale ruolo.
Sollecitare un impegno dei cattolici nelle realtà politiche, sociali ed economiche al fine di promuovere valori quali “la fraternità”, “la libertà”, “l’uguaglianza”, “la democrazia” per realizzare una società giusta, fondata su un’economia civile di mercato, corrisponde alle più profonde aspirazioni di ogni uomo in quanto tale e non al programma politico di uno dei partiti attualmente in contesa elettorale, nessuno dei quali ha ovviamente il monopolio di quei valori.
Sostenere la collaborazione tra il nostro Paese ed altri nell’ambito di una organizzazione internazionale che incentivi lo sviluppo economico, al fine di meglio contribuire al bene comune, senza con questo rinunciare alla propria sovranità, soprattutto a tutela dei valori fondamentali che creano l’identità di un popolo, non significa certo prendere posizione a favore o contro teorie sovraniste di uno o di un altro partito politico.
La semplice lettura del documento pubblicato dall’Osservatorio ( CLICCA QUI ) è sufficiente per comprendere quanto il suo contenuto sia lontano dalla finalità attribuitagli da alcuni articoli che hanno offerto interpretazioni pretestuose e dettate dalla logica della strumentalizzazione politica.
Compito della Dottrina Sociale della Chiesa è, del resto, costruire una società fondata sulla centralità dell’uomo come persona, unione inscindibile di anima e corpo, e quindi orientare le coscienze a riconoscere ed a rispettare quei valori non negoziabili che sono scritti in ogni cuore.
Questo comporta certamente anche la preoccupazione e l’osservazione del modo con cui il mondo politico riconosce o meno quei valori, al fine di incidere sulla società e sulle sue strutture, mediante la responsabilità e i compiti dettati dalla ricerca del bene comune (punto 69 del Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa).
Ciò non significa affatto orientare il voto verso un partito o verso un altro; significa solo educare le coscienze ad un uso consapevole della propria libertà di pensiero.