“Sogno, regole, vita. Il futuro sostenibile migliora anche il passato”. Questo il titolo del Festival francescano che si svolgerà in Piazza Maggiore, a Bologna, dal 21 al 24 settembre prossimo.

Il Festival presenta un ricco programma di eventi (CLICCA QUI) ed è così presentato da padre Giampaolo Cavalli

“Sarà stato in una notte del 1223 che San Francesco ha sognato di chiedere al Santo Padre di approvare la sua
regola. Cosa che, per nostra fortuna, è avvenuta (il 29 novembre di quell’anno, per l’esattezza), rivoluzionando così la
Chiesa di allora e dei secoli successivi, fino a oggi.

Far diventare reale un sogno non è facile. Ci si scontra con le paure, la pigrizia e gli ostacoli della vita vera. E così, spesso, i sogni diventano impossibili. Ma il santo d’Assisi non solo ha sognato (in grande). Ha fatto diventare il suo sogno realtà e per farlo si è dato una regola. Ha come “ingabbiato” quel desiderio di cambiamento dentro sbarre sicure, percorsi e direzioni chiare e semplici, e l’ha fatto diventare qualcosa di concreto e davvero rivoluzionario. Rinchiudendolo, strano ma vero, lo ha liberato.

Le regole, dunque, non sono i legacci che non ci permettono di sognare, bensì il filo teso che permette all’aquilone di volare. E che permettono a noi, uomini e donne di ogni tempo, di vivere pienamente insieme. Cercando di essere sempre più fratelli, sempre più sorelle. Sempre più fraterni.

Ecco allora “Sogno, regole, vita”: questo il tema portante della XV edizione del Festival Francescano, in programma dal 21 al 24 settembre in piazza Maggiore a Bologna. Un’edizione che quest’anno ricorda proprio quel sogno (diventato regola e poi vita) di ottocento anni fa.

In questo 2023 fatto di guerre, cambiamenti climatici sempre più evidenti, ingiustizie crescenti e continue tragedie del mare, sognare, sognare insieme, non è un esercizio di stile, un inutile tentativo di evasione, ma un’arma potente e
pacifica. L’unica, forse, che ci è rimasta per cambiare la realtà.

Sotto il sole tiepido di fine settembre, tra il vociare gioioso della piazza, vi aspettiamo per sognare insieme a noi. Sognare un mondo più giusto, fraterno e rispettoso del creato. Ne siamo certi: i sogni che faremo insieme non
saranno dimenticati. E chissà, magari, aiuteranno a cambiare davvero il mondo”.

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