Il nostro partito Insieme oggi compie due mesi. Facciamoci gli auguri per la buona prosecuzione INSIEME.
Questo primo periodo è stato caratterizzato da frequenti e intensi incontri nei quali l’avvio della presenza del nuovo partito nella realtà sociale è stato spesso collegato al trovare il modo per un’efficace comunicazione, capace di suscitare interesse. Al di là della ricerca della capacità di ben comunicare, dobbiamo però essere consapevoli che l’interesse si suscita assumendo posizioni che interessano le persone. Scusate la ripetizione, ma è rafforzativa.
Alle persone interessa che si prendano in considerazione con attenzione i loro problemi, le loro difficoltà, non affrontandoli in termini di mera analisi, ma proponendo soluzioni attuabili. Le competenze che ognuno mette a disposizione non saranno apprezzate se non verranno calate nel concreto, se non daranno il frutto dell’applicazione nella realtà per risolvere i disagi, le difficoltà che ciascuno vive.
Dal partito d’ispirazione cristiana si attende la credibilità data dalla verità che c’è, si vede e si sente, quando conosciuto un problema, senza strumentalizzazioni, si offrono, si propongono le soluzioni possibili per risolverlo, non nella linea del favore personale, ma per il bene dell’intera comunità.
Operativamente occorre individuare nei territori vicini a ciascuno di noi quali siano le esigenze prioritarie che le persone vorrebbero soddisfatte per migliorare le condizioni di vita, nel rispetto della propria dignità.
La dignità della persona , assicurarla in qualsiasi contesto, è la mira inderogabile dell’azione politica di INSIEME , e non si può mirare alla dignità di ogni persona e di tutte le persone senza curare l’uguaglianza sociale, che, come più volte detto, non è appiattimento, ma attenzione a che ciascuno abbia quello che gli spetta. Ad esempio ad ogni cittadino, in qualsiasi territorio viva, compete avere un trattamento uguale riguardo ai trasporti, alla sanità, alla giustizia, al lavoro, al rapporto con la pubblica amministrazione …….
Domandiamoci in chiave costruttiva e non vittimistica, perché alla persona che vive in Sicilia non compete avere un sistema di trasporti, urbano ed extraurbano, almeno alla pari di altri territori. Perché quando si decide di avvalersi del trasporto urbano per le propria attività quotidiana, s’ incontra un disagio talmente alto che il giorno dopo , chi ne ha la possibilità, torna al proprio mezzo di trasporto. Lo stesso è per gli  spostamenti con il treno. E’ una vera e propria avventura.
Vediamo allora perché è così. Con l’ausilio di esperti , non per accademia, ma per trovare la giusta soluzione, vediamo di capire la ragione di questa disuguaglianza , indicandola in modo semplice, comprensibile, unitamente a proporre quanto è possibile attuare per colmare la differenza di trattamento. Altrettanto deve farsi per gli altri campi segnati dalle medesime inique disuguaglianze.
Così  veramente si contribuisce al necessario passaggio dal degrado alla  rigenerazione , e questo efficace, utile, contributo  susciterà sicuramente l’interesse che è destinata ad avere la buona politica basata sulla cultura del vero.
Francesco Punzo   

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