“La sorpresa forse più amara della Manovra 2024 al capitolo pensioni – flessibilità in uscita a parte – riguarda alcune categorie di dipendenti pubblici ex INPDAP, per i quali scatta una decurtazione se hanno meno di 15 anni di contributi prima del 1996; va male anche alle pensioni oltre 10 volte il minimo, che avranno un’indicizzazione più bassa nel 2024; c’è infine una stretta sulle condizioni di accesso alla pensione anticipata contributiva a 64 anni. Le uniche misure non restrittive riguardano la pensione futura dei contributivi puri, alla quale viene tolto il vincolo dell’assegno pari almeno a 1,5 volte il minimo e concesso il riscatto fino a 5 anni scoperti da contribuzione.”.

Così inizia la disamina del capitolo pensioni inserito nella Legge di Bilancio effettuato da Pmi.it (CLICCA QUI) che prosegue esaminando nel dettaglio tutte le nuove decisioni assunte dal Governo Meloni in materia pensionistica.

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