Site icon Politica Insieme

Il diario nei lager di Francesco Fabbri per la giornata della memoria

Evento in streaming con letture e musiche domenica 31 gennaio alle 16                                                             Il compianto ministro Fabbri fu giovanissimo in Azione Cattolica

Francesco Fabbri. Diario di prigionia. Dai Lager nazisti 1943 – 45”: è questo il titolo dell’evento in streaming per la Giornata della Memoria promosso per domenica 31 gennaio alle 16.  Nell’anno centenario della nascita del senatore e ministro, nei giorni che fanno memoria del 44mo anniversario della morte dell’insigne statista, (20 gennaio 1977), la rete culturale Vite Illustri Pieve di Soligo – VIP –  promuove  la lettura animata di brani scelti tratti dal diario di prigionia di Fabbri, con esecuzione di musiche e canti intonati alla tragedia vissuta da tutti coloro che sperimentarono l’internamento e le indicibili sofferenze nei lager tedeschi.

Francesco Fabbri, nato a Pieve di Soligo (Treviso) nel 1921, era ministro della Marina Mercantile in carica quando morì per malattia a soli 55 anni il 20 gennaio 1977. Animato da profonda fede cristiana, aveva militato da giovanissimo nell’Azione Cattolica ed era stato dirigente provinciale dell’Associazione Maestri Cattolici.  Prigioniero di guerra, aveva maturato nei lager nazisti la volontà di dedicarsi totalmente al servizio del bene comune. Nel pensiero e nell’azione lungimirante, concreta e di amore alle persone e al territorio fu un vero statista Dc, allievo di fatto del beato Giuseppe Toniolo, sepolto nel Duomo pievigino.

Svolse tutti i ruoli istituzionali a partire da sindaco di Pieve e fino a deputato, senatore sottosegretario e ministro della Repubblica, e insieme fu impegnato in tantissime realtà culturali, cooperative, economiche e sociali.  Perché il suo esempio diventasse un riferimento stabile per il futuro, dal 2017 un comitato locale guidato dal coordinatore VIP Marco Zabotti ha proposto e seguito la petizione e il percorso che nei giorni scorsi hanno portato all’annuncio dell’intitolazione a Fabbri del nuovo palasport di Pieve, che si chiamerà PalaFabbri.

Proprio agli anni di guerra dal 1943 al 1945 risale il diario di prigionia di Fabbri, che  rappresenta uno dei documenti dell’archivio personale scoperti più di recente, dato alle stampe nel 2007 per iniziativa degli Archivi contemporanei di Storia Politica della Fondazione Cassamarca e della Fondazione Francesco Fabbri e pubblicato  in un volume curato da Mario Gazzola. Divisa in tre parti, la storia raccontata in prima persona dal giovane sottotenente da artiglieria da montagna Francesco Fabbri è molto simile a quella di circa seicentomila italiani “traditi, disprezzati e dimenticati”, vittime immediate degli avvenimenti politico – militari del settembre 1943, catturati dai tedeschi su un fronte che andava dall’Egeo al Baltico ed internati nei vari lager nazisti. Siedlce, Sandbostel, Bergen Belsen e Wietzendorf  sono i nomi tristemente noti dei campi di sterminio in cui Fabbri visse in quei due anni, affrontando con straordinario coraggio  e grande dignità e forza d’animo  le terribili prove quotidiane della prigionia, da lui stesso raccontate con verità ed efficacia nel suo diario quotidiano. La lettura di questo testo è la chiave per comprendere e conoscere in tutta la sua completezza il percorso di vita del ministro pievigino, e la sua straordinaria testimonianza dal punto di vista umano e cristiano. In quel periodo Fabbri matura la scelta definitiva di impegnarsi per la libertà e la democrazia e di dedicarsi totalmente, senza riserve, al bene comune, al servizio del prossimo, con preferenza per i più bisognosi.

Nell’anno del centenario della nascita, l’evento del 31 gennaio intende far conoscere il diario di prigionia di Francesco Fabbri, un testo di straordinaria valenza storica, morale e civile.

Collaborano all’iniziativa la Piccola Orchestra Veneta insieme all’Associazione musicale Toti dal Monte e la Fondazione Francesco Fabbri, con il contributo del Comune di Pieve di Soligo e di Home Cucine di Cison di Valmarino.

Appuntamento per domenica 31 gennaio alle 16, con presenze e interventi dei protagonisti alternati e distanziati nel rigoroso rispetto delle norme anti covid: introdotte dai saluti dell’assessore alla cultura Luisa Cigagna e del coordinatore VIP Marco Zabotti, le letture dei brani saranno a cura di Mariapia Fornasier, Gianpietro Caronello  e Fabio Sala, del gruppo de “Gli Spaginati”.

Gli interpreti musicali saranno Emanuele Bastanzetti e Leonardo Mariotto ai violini, Federico Covre al violoncello, Tiziano Vettoretti e Nicola Boatin alla chitarra, Andrea Mazzer e Margherita Boatin al pianoforte, cantanti Elena Lucca, Bianca Padoin ed Enrico Nadai. Sarà anche eseguita la canzone “Carlotta” di Guareschi – Coppola, che veniva intonata nel lager. Il coordinamento artistico è di Loredana Zanchetta, mentre la direzione artistica è affidata al maestro Giancarlo Nadai.

Lo spettacolo si potrà seguire in diretta streaming sulla pagina Facebook della Piccola Orchestra Veneta.

Exit mobile version