Repentino cambio di passo del Governo sul Redditometro. I veli squarciati non riescono più a coprire la natura degli equilibri di mero potere su cui si regge. Anche dell’approssimazione con cui si governa. E’ solo una lotta voto per voto tra i Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia.

Alla fine è intervenuta lei, Giorgia Meloni: il Redditometro non s’ha da fare. Siamo al capitolo due del “pizzo di Stato”. Peccato che tutto, però, è già pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. E adesso si devono inventare qualcosa per metterci una pezza.

La vulgata corrente, per salvare Giorgia Meloni e il Ministro Giorgetti, è che avrebbe fatto tutto da solo il sottosegretario Leo (CLICCA QUI). Il quale, in realtà ha solo fatto pubblicare sulla Gazzetta Ufficiale un testo frutto di un lungo iter di applicazione di una delega  data al Governo con il voto di tutti: pure di quelli che oggi stanno al Governo.

Forse è lecito pensare che siamo di fronte ad un gioco delle parti. Perché è impossibile pensare che la cosa sia andata avanti, ripetiamo fino alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, senza che nessuno se ne accorgesse. Escluso un giornalista che ha scoperto come tutto fosse andato alle stampe.

La cosa più ridicola è che è la stessa Agenzia delle entrate a definire il Redditometro uno strumento “residuale”. Ben più importanti sono le banche dati, in funzione!!!, a servire contro le evasioni. Insomma, lo Stato “guardone” che tanto spaventa Giorgia Meloni c’è e come …

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