INSIEME Molise ha diffuso il seguente comunicato in merito alla situazione dell’Ospedale di Campobasso che non assicura le cure attese dai bambini.

E’ diritto delle famiglie ricevere cure adeguate e tempestive in caso di necessità. Ma quel che sta accadendo nel reparto di Pediatria dell’ospedale Cardarelli di Campobasso è davvero sconcertante e causa di grande preoccupazione per la comunità. Com’è noto i bambini che hanno bisogno di cure non possono essere ricoverati nel nosocomio del capoluogo e sono costretti ad andare in altri ospedali fuori regione. Notizia allarmante, che ha dell’incredibile, e che ha gettato nel panico l’intera città, e non solo.

Forte la presa di posizione del coordinatore regionale del partito Insieme, Gaspero Di Lisa, intervenuto con una nota sulla situazione sanitaria che ha destato sconforto e costernazione. “E’ nostro dovere – afferma Di Lisa – far valere i diritti delle famiglie che il nostro partito Insieme ha posto a fondamento della sua attività politica e intende far valere a tutti i costi. Non possiamo accettare che gli amministratori disattendano il bene pubblico e il diritto dei cittadini a ricevere cure nella totale serenità e sicurezza. La cittadinanza non deve far mancare la sua attiva partecipazione ai momenti decisionali della vita sociale altrimenti la frattura diventa insanabile. Di qui la lacerazione, inevitabile, del rapporto di fiducia che invece dovrebbe esistere tra cittadino e amministratore. Non possiamo assolutamente – conclude Di Lisa – accettare questo stato di cose in un ambito, quello sanitario, che dovrebbe avere le massime attenzioni e dovrebbe essere gestito in maniera seria e consapevole, assicurando servizi efficienti ed efficaci”.

La salute è un bene pubblico e va garantito e tutelato. Vibrata e accorata, dunque, la protesta del Centro territoriale di Campobasso del partito Insieme che chiede interventi immediati della classe dirigente perché si ripristinino con tempi rapidi e decisioni immediate i servizi di assistenza sanitaria. Le famiglie, che già hanno un figlio malato o che comunque ha bisogno di cure, non possono subire ingiuste e ulteriori mortificazioni, per decisioni dettate da negligenza, pressapochismo e assoluta mancanza di sensibilità.

 

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