L’approvazione del nuovo Patto sui migranti porta chiaramente lo stigma delle prossime elezioni europee. E’ evidente come il voto del Parlamento di Strasburgo dimostri che tutte le forze di governo dei singoli 27 non abbiano voluto esporre il fianco all’accusa di “aprire” ad una politica davvero nuova in campo migratorio.

Il Trattato di Dublino resta in essere sostanzialmente qual è. E  il concetto astratto della solidarietà tra i diversi paesi diventa, in realtà, solo la possibilità di scelta tra una possibile accoglienza e il versare fondi per una eventuale compensazione ai paesi di prima accoglienza, oltre che prevedere la cosiddetta “esternalizzazione” del problema rivolgendosi a paesi terzi fuori della Ue. Comunque, non è un buon risultato per l’Italia.

Non è un caso che i rappresentanti del nostro Paese hanno finito per esprimersi in ordine sparso. La Lega ha votato contro a differenza di quanto hanno fatto i Fratelli d’Italia e quelli di Forza Italia. Per il no si sono espressi anche quelli del Pd che non hanno seguito il grosso delle altre formazioni socialiste al governo nei loro paesi.

Solo il futuro ci dirà sulla qualità di un provvedimento che si è deciso di portare al voto proprio alla fine della legislatura. E già questo ce la dice lunga…

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