Secondo i dati raccolti in un rapporto dell’Organizzazione meteorologica mondiale (OMM) le temperature in Europa sono aumentate negli ultimi 30 anni di oltre il doppio della media.

Nel corso degli ultimi trent’anni, le temperature europee sono mediamente cresciute per  0,5 gradi Celsius° ogni decennio e le conseguenze hanno riguardato la riduzione dello spessore dei ghiacciai e alterato l’andamento climatico di varie zone, inclusa quelle della calotta glaciale nordica.

Il fenomeno è collegato anche alla perdita di centinaia di vite umane oltre che a colpire almeno 500 mila persone e a provocare danni considerati superiori al valore di circa 50 miliardi di dollari.

L’Europa tende a riscaldarsi più rapidamente rispetto ad altre parti del mondo perché ha un’alta percentuale di massa terrestre soggetta ad un aumento delle temperature rispetto a quanto non sia per le zone marine.

La previsione è che la tendenza continui facendo attendere ulteriori disastri meteorologici, aumenti delle temperature  in tutte le aree europee a una velocità superiore a quella della media globale. A maggior ragione se i livelli di riscaldamento supereranno quella quota dell’ 1,5 gradi che è stato fissato come limite massimo a livello internazionale, anche se poco viene fatto per rispettare gli impegni tanto solennemente assunti da parte della stragrande maggioranza delle istituzioni nazionali.

Il rapporto registra comunque che molti paesi europei sono riusciti a ridurre le emissioni di gas serra e che quelle complessive dell’Unione europea sono diminuite del 31% tra il 1990 e il 2020.

 

About Author